11.8 C
Campobasso
giovedì, Marzo 28, 2024

Costi della politica. I molisani pagano, in Consiglio lorsignori giocano con Facebook

AperturaCosti della politica. I molisani pagano, in Consiglio lorsignori giocano con Facebook

di PASQUALE DI BELLO

Il clima di generale e dilagante torpore che attraversa le Istituzioni molisane, talvolta raggiunge picchi insospettabili. Una foto, quella del consigliere regionale Domenico Ioffredi intento a navigare su Facebook durante i lavori del Consiglio, spiega più di mille parole il livello di lassismo a cui siamo giunti.

Lui non ci crederà, e per onestà intellettuale dobbiamo dire che al suo posto non ci crederemmo nemmeno noi, visto che spesso ci capita di punzecchiarlo. Possiamo però assicurare ai nostri lettori, e a lui, che noi non abbiamo nulla di personale contro il Consigliere Domenico Ioffredi, detto Nico, eletto in Consiglio regionale con i voti di Sel. La foto che vedete, e che ritrae Ioffredi intento a baloccarsi con Facebook nella tarda mattinata di oggi (per chi legge, 25 novembre 2014 alle 12:50), è stata scattata mentre un Consiglio regionale complessivamente distratto e semivuoto discuteva della prima riforma istituzionale proposta dal governo Frattura. La discussione, se così può chiamarsi il parlottio scomposto di quattro persone dentro a una sala vuota come un aeroporto nel mezzo di un esperimento termonucleare, in quel momento verteva sul progetto di trasformazione degli IACP (Istituti autonomi case popolari) di Campobasso e Isernia in un unico ente regionale denominato ErEs, Ente regionale per l’Edilizia sociale.

Va detto questo, ed è un suggerimento che diamo al presidente dell’Assemblea, Vincenzo Niro, al fine di dare una corretta rappresentazione dei lavori (si fa per dire) a chi segue i dibattiti da casa in diretta streaming. Andrebbero poste telecamere in vari punti dell’aula, nella sala antistante quella del Consiglio e anche nei corridoi, questo al fine di documentare il generale clima da ricreazione che vige ad ogni riunione di lorsignori. Sarà anche populismo e sarà anche demagogia, ma ci chiediamo se sia ancora tollerabile lo sperpero di quattrini pubblici per retribuire lautamente questo moto perpetuo del fancazzismo. Non vi è seduta, come già ampiamente abbiamo avuto modo di scrivere, che non contempli interruzioni continue della discussione, questo a testimonianza di come si giunga in aula il più delle volte impreparati e con documenti farlocchi e approssimati. Insomma, lorsignori, fatta qualche eccezione, soffrono di una terribile allergia al lavoro e a parlare è la miserrima produzione legislativa di questo Consiglio, scarsa e di pessima qualità

Ioffredi col tablet in mano, intento a giocare su Facebook, è solo la punta di un iceberg della strafottenza che in questi anni sta superando il limite di ogni umana tolleranza, compresa quella dei molisani, notoriamente parenti dei baccalà, che ne sono dotati in misura doppia. Una buona idea di riforma che ci sentiamo di proporre, potrebbe essere quella di pagare a cottimo e a risultato ciascun amministratore regionale. Almeno in questo modo eviteremmo di spendere soldi per pagare la ricreazione ai tanti Ioffredi di turno e dimostreremmo di avere un po’ più di rispetto per le famiglie che masticano ferro. Comprese quelle a cui il loquacissimo assessore al Lavoro, Michele Petraroia, evita accuratamente di spiegare per quale motivo la struttura che a lui fa capo, pur avendo da tempo i soldi in mano, non riesce a pagare a 282 lavoratori la Cassa integrazione in deroga. Con i soldi dei lavoratori non si perde tempo e, soprattutto, non si gioca. Anche se si è eletti con Sinistra ecologia e libertà, a meno che la libertà di questa sinistra sia quella dalla decenza e dal pudore.

 

Ultime Notizie