Per risistemare e mettere in sicurezza la controsoffittatura dell’istituto Vincenzo Cuoco di Isernia è previsto un impegno di spesa di 80mila euro da parte della Provincia. I lavori di manutenzione straordinaria dovrebbero cominciare al più presto e concludersi entro Natale. Ma queste rassicurazioni non sono bastate a placare la rabbia e la preoccupazione dei genitori e degli studenti. Solo per un caso le conseguenze del crollo non state ben peggiori, dicono. Da quando si è verificato il cedimento della controsoffittatura i ragazzi si rifiutano di entrare in classe. Da giorni sono in autogestione in palestra, mentre non sono escluse altre forme di protesta già a partire dalle prossime ore. Gli studenti torneranno in classe solo quando avranno garanzie sulla sicurezza dell’edificio. E questo lo diranno i Vigili del fuoco, ai quali il dirigente scolastico Annamaria Pelle ha inviato una richiesta di certificazione di staticità dell’immobile. Intanto sul crollo al Vincenzo Cuoco hanno espresso forte preoccupazione le segreterie provinciali di Sinistra Ecologia e Libertà e del Partito Socialista Italiano. “Quanto accaduto è assolutamente intollerabile – hanno commentato i segretari Sara Ferri e Pasqualino Di Mattia –. La sicurezza degli edifici scolastici deve tornare al centro delle scelte amministrative, per garantire ai cittadini, ai ragazzi e al personale la massima tranquillità. Cogliamo questa occasione – hanno concluso – per puntare su un serio e determinato investimento sull’edilizia scolastica e la sicurezza”.
Isernia. Crollo all’istituto “Cuoco”, studenti in autogestione chiedono sicurezza
