Il veleno sta nella coda. La riforma della giustizia, che doveva essere il primo compito dopo le vacanze del governo Renzi, frena di botto all’ultima curva, sbanda e rischia di uscire di strada. Le macchie d’olio sono i dissidi tra le varie anime della maggioranza, divise su aspetti fondamentali del pacchetto che domani dovrebbe sbarcare in consiglio dei ministri ma che ci arriverà quanto meno menomata. In che modo lo decideranno il premier Matteo Renzi e il Guardasigilli Andrea Orlando, che in queste ore si consultano febbrili.