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martedì, Aprile 30, 2024

Raccolta differenziata, a Campobasso risultati mediocri e costi elevati. Battista:” Serve un nuovo piano”

AttualitàRaccolta differenziata, a Campobasso risultati mediocri e costi elevati. Battista:" Serve un nuovo piano"

di ANNA MARIA DI MATTEO

Raccolta differenziata, Campobasso è all’anno zero, ferma ad una percentuale bassissima, che non supera il 20%.

Un dato che la dice lunga sul servizio attualmente offerto alla città. Il sindaco Antonio Battista ha inserito tra le priorità quella di portare la differenziata a percentuali accettabili, almeno in partenza, con l’obiettivo finale di servire l’intera città. Perché il grado di civiltà di una comunità si misura anche sui temi ambientali e Campobasso deve necessariamente mettersi al passo con altre realtà del Molise che la differenziata la praticano da anni.

L’amministrazione ha deciso di correre ai ripari, portando l’argomento all’attenzione della competente commissione già nel prossimo mese di ottobre.

«Dobbiamo mettere su un  piano che sia compatibile con le esigenze della città ma anche con le risorse a disposizione del Comune – ha chiarito il sindaco – Bisognerà ripartire da zero, perché qui non c’è nulla».

Il lavoro che attende l’amministrazione si annuncia particolarmente complesso perché andranno valutati i costi dell’intera operazione, andrà organizzata una campagna di sensibilizzazione e comunicazione a tappeto, anche all’interno delle scuole. E poi sarà necessario rivedere l’assetto della Sea, la società che attualmente gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti. «Valuteremo ogni aspetto e non chiuderemo la porta a nessuno», ha sottolineato Battista.

La precedente amministrazione aveva avviato la differenziata, coinvolgendo soltanto le attività commerciali del centro storico. Un servizio che non avrebbe portato alcun beneficio, se non un aggravio dei tributi a carico dei cittadini di Campobasso, come ha ricordato lo stesso Battista. «Quel poco che è stato fatto pesa e peserà ancora su tutti i contribuenti alle prese con la Tares e con la Tari, la tassa che presto andremo ad introdurre».

Insomma, differenziata ai minimi per quanto riguarda l’efficienza del servizio offerto ma a quanto pare ai massimi per i costi a carico della collettività.

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