di ANNA MARIA DI MATTEO
Il centro trasfusionale del Cardarelli di Campobasso alle prese con la carenza di personale. Una carenza che si è ulteriormente accentuata nel periodo estivo, in concomitanza con le ferie.
Il personale è al limite delle forze, dicono dall’ospedale, costretto a turni massacranti ed alla reperibilità non riconosciuta e neppure retribuita.
Una situazione che sarebbe stata denunciata più volte ai vertici del Cardarelli ed ai responsabili del reparto ma attualmente, non sarebbero giunte risposte.
Il risultato: 11 tecnici in servizio, ma sulla carta, visto che i turni verrebbero coperti effettivamente da 7 dipendenti. Le sostituzioni non sarebbero possibili anche a causa della mancanza di risorse, con una sanità alle prese con il piano di rientro e con i conti in rosso.
Il centro trasfusionale dell’ospedale Cardarelli svolge un ruolo strategico all’interno della sanità molisana, in particolare di quella del Molise centrale.
Le donazioni di sangue, le trasfusioni, la preparazione delle sacche di plasma: di questo si occupano il centro e il laboratorio analisi, che sono al servizio del Cardarelli ma anche delle strutture sanitarie private, tra le quali anche la Cattolica. E dunque i pochi tecnici in servizio sono costretti a turni massacranti per dare risposte alla richiesta di sangue, che in estate aumenta in maniera esponenziale.
Una situazione che sta diventando esplosiva e che da settembre dovrà essere necessariamente affrontata per evitare il blocco del servizio, ipotesi che, secondo indiscrezioni, starebbe prendendo sempre più corpo.
Le conseguenze sarebbero pesantissime per una sanità già alle prese con disservizi e disagi. L’ennesima tegola sempre sulla testa degli utenti.
