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giovedì, Aprile 25, 2024

Area di crisi, i sindacati lanciano l’appello: “Serve uno sforzo comune”

AperturaArea di crisi, i sindacati lanciano l'appello: "Serve uno sforzo comune"

Sono oltre 1200 i posti di lavoro a rischio nel Molise: Gam, Ittierre ed indotto del settore metalmeccanico tra Bojano, Isernia e Venafro. Cifre da capogiro, riportate anche nel rapporto Svimez 2013 sul Mezzogiorno.

Un quadro allarmante denunciato dai sindacati che hanno  chiesto con forza l’intervento della Regione per arginare il fenomeno divenuto di vera emergenza.

Intanto, proprio in relazione alla gravissima crisi produttiva ed occupazionale che sta investendo il Molise, nella sede dell’assessorato regionale al Lavoro si è svolta la riunione del gruppo ristretto della Commissione Tripartita nel corso della quale è stato preso atto del riparto dei fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga che attribuisce al Molise 2 milioni 700 mila euro per il 2014.

L’assessore Petraroia, nel sottolineare la drammaticità del momento, lancia l’appello affinché tutte le forze sociali, imprenditoriali, le istituzioni e la delegazione parlamentare, insieme  facciano fronte comune nei confronti del governo centrale, chiamato a dare risposte concrete e soprattutto rapide attraverso l’inserimento del Molise tra le aree a rischio.

«L’intesa sul Lavoro e sul riconoscimento dell’area di crisi rappresenta il presupposto per ottenere il risultato», ha dichiarato.

Intanto c’è da registrare la dura presa di posizione di Nicola Palombo, esponente del Pd che critica l’atteggiamento assunto dalla classe dirigente molisana, ma anche dai rappresentanti del mondo economico e dell’associazionismo che – ha denunciato – non si uniscono in una battaglia condivisa con il Governo ma preferiscono spaccarsi e dividersi, polemizzando su tutto, nell’auspicio che il tentativo fallisca per chiedere le dimissioni della Giunta regionale. E’ inutile dividersi su una opportunità che può risollevare le sorti  dell’economia molisana e può consentire a duemila lavoratori di avere un futuro grazie ai 200 milioni di finanziamento. Si cambi atteggiamento – è il monito dell’esponente del Pd – per raggiungere l’obiettivo per il bene del territorio, delle imprese e dei lavoratori».

 

 

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