di SERGIO DI VINCENZO
C’è chi viene per curiosità, chi perché questo è il suo lavoro, altri perché sono collezionisti oppure realizzano lame per hobby. Ognuno ha un buono motivo per partecipare alla mostra nazionale dei coltelli e delle forbici di Frosolone, come sempre di scena nelle botteghe del centro storico. È senza dubbio una delle manifestazioni di settore più importanti a livello nazionale. E rappresenta un’occasione per dire ancora una volta che questa grande tradizione artigianale non può scomparire, al contrario può rappresentare una grande opportunità di rilancio, è il parere del sindaco, Giovanni Cardegna. Ma a patto che ci sia il sostegno delle istituzioni. Tra gli ospiti della cerimonia inaugurale, il comandante della legione Carabinieri del Molise, il generale di brigata Giovanni Pietro Barbano. A lui il compito di dare il via alla manifestazione con il tradizionale colpo di sciabola a una bottiglia di spumante. Nelle botteghe allestite del centro storico sono rappresentate quasi tutte le regioni italiane. Si trova di tutto: dal damasco della Val Camonica alle particolarissime lame della Sicilia, passando naturalmente per il traforato di Campobasso e le zuave di Frosolone. Ma c’è anche chi impiega materiali ai limiti dell’incredibile, come il rostro del pescespada. Fari puntati, naturalmente, anche sugli artigiani molisani e sulle loro apprezzate opere artigianali. Nelle loro botteghe creano veri e propri capolavori. Uno di questi – una croce pettorale – è stata realizzata e donata a Papa Francesco, durante la sua visita in Molise, da Nicola Francescone, artigiano originario di Frosolone, ma che ha il suo laboratorio a Campobasso. Ma tutti hanno messo pezzi pregiati in mostra. Fare un salto a Froslone, in questi giorni, ne vale la pena
