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lunedì, Maggio 6, 2024

Tre falsi ciechi scoperti e denunciati dai Carabinieri di Isernia

AttualitàTre falsi ciechi scoperti e denunciati dai Carabinieri di Isernia

di SERGIO DI VINCENZO Ufficialmente erano affetti da cecità e riscuotevano dall’INPS la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento. Incredibilmente però sono stati ripresi mentre guidavano la macchina,leggevano e passeggiavano per strada senza aiuto. Erano quindi, semplicemente, tre truffatori: due uomini di 76 e 68 anni e una donna di 51 anni, tutti residenti nell’hinterland isernino. Una volta smascherati, sono stati denunciati per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia hanno iniziato le indagini a seguito di un normale controllo alla circolazione stradale durante il quale uno dei tre era stato fermato a bordo della sua auto decappottabile. I militari, in quell’occasione, avevano infatti notato il particolare nervosismo dell’uomo. Da lì, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Isernia coordinata dal Procuratore Paolo Albano, sono scaturite ulteriori attività investigative, estese poi agli altri soggetti, culminate con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e l’acquisizione di decine di documenti e certificazioni presso l’ASREM e l’INPS delcapoluogo pentro. I militari, nello specifico, hanno verificato gli spostamenti dei tre, riprendendoli e fotografandoli mentre svolgevano le loro attività quotidiane. E così si è scoperto che uno dei due uomini guidava la propria autovettura sportiva mentre l’altro lamentava ai militari, fintisi promotori di una nota pay-tv,il fatto che la zona ove risiede, non avendo una sufficiente copertura di segnale, gli impediva, in alcune giornate, di seguire gli eventi sportivi di suo interesse. La donna è stata poi avvistata mentre ritornava con in mano una cesta piena di more e lamponi raccolti precedentemente nei boschi vicini alla propria abitazione. L’indagine, durata circa sei mesi, ha consentito di accertare che i tre, in questi anni, hanno indebitamente percepito dall’INPS, complessivamente, più di 100.000 euro.

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