di SERGIO DI VINCENZO
I treni perennemente in ritardo o che addirittura si fermano lungo il tragitto a causa di ricorrenti guasti meccanici, presto potrebbero diventare solo un lontano ricordo sulla tratta Roma-Campobasso. Per mettere fine ai disagi, in un certo senso si sta pensando a una soluzione radicale: eliminarle completamente le corse. Ad alcuni questa potrebbe sembrare una forzatura, ma per i passeggeri che fanno riferimento alle stazioni di Carpinone e Vinchiaturo è invece un’amara realtà: come se non bastassero le soppressioni messe in atto anno dopo anno, nelle ultime settimane sono state cancellate altre tre fermate: una al mattino, una nel pomeriggio e un’altra la sera. Praticamente negli orari in cui si va o si torna dal lavoro o da scuola. Ma la cosa più grave – dicono passeggeri e cittadini – è che si è fatto tutto questo solo per favorire gli utenti di cassino e dintorni. In pratica “con le tasse pagati dai molisani la Regione ha tolto un servizio a Carpinone e Vinchiaturo per regalarlo al Lazio. Il governatore ha chiesto questa cortesia per migliorare le fermate a Cassino ed è stato puntualmente accontentato. La Regione Molise paga 22 milioni l’anno per i trasporti, ma in cambio abbiamo solo disservizi”. Oltre al buonsenso, i cittadini chiedono l’immediata riattivazione delle corse. Non credono affatto a chi sostiene che in realtà siano aumentate. A Cassino, infatti, in determinati orari bisogna ricorrere all’autobus.
