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lunedì, Maggio 20, 2024

Donati gli organi dell’operaio morto a Pozzilli. Altra vittima molisana sulla Salerno-Reggio

AttualitàDonati gli organi dell'operaio morto a Pozzilli. Altra vittima molisana sulla Salerno-Reggio

Fino all’ultimo i familiari e gli amici hanno sperato nel miracolo. Ma per Carlo Rucci, 24 anni, operaio originario di Sepino, purtroppo non c’è stato nulla da fare. La settimana scorsa il giovane, dipendente di un’impresa che si occupa di impianti elettrici, era salito sul tetto di un’azienda a ridosso del nucleo industriale di Pozzilli per far passare i cavi da uno stabile preesistente a un nuovo capannone. Ma la copertura ha ceduto e lui è precipitato nel vuoto, battendo la testa. In nottata i medici del Neuromed hanno accertato la morte cerebrale. I genitori hanno trovato la forza di compiere un grande gesto di solidarietà: gli organi di Carlo Rucci, infatti, sono stati donati. Oggi due equipe mediche provenienti da Tor Vergata e dal Bambin Gesù di Roma, e altre due dall’Aquila e dalla Sicilia sono arrivate a Pozzilli per prelevare cuore, cornee, fegato e reni. Le indagini cambiano registro: ora i carabinieri della stazione di Filignano indagano per omicidio colposo. Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. Il cantiere resta posto sotto sequestro. Intanto il Molise piange un’altra vittima del lavoro. Antonio De Luca, 39 anni, dipendente della Castelfer Carpenterie, ha perso la vita mentre stava lavorando in un cantiere sulla Salerno-Reggio Calabria, nella galleria Serra Rotonda, nel territorio di Lauria, al confine tra la Basilicata e la Calabria: stando alle prime ricostruzioni, un pezzo dell’armatura metallica già montata per il getto del rivestimento definitivo del tunnel ha ceduto, travolgendo l’operaio di origini molisane. Per l’uomo non c’è stata via di scampo. I sindacati hanno proclamato una giornata di sciopero

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