13.8 C
Campobasso
domenica, Maggio 19, 2024

Sfratti case popolari, l’appello: la Regione si attivi

AttualitàSfratti case popolari, l'appello: la Regione si attivi

di TONINO DANESE In un situazione di crisi sempre più esasperata, con sempre più persone senza lavoro, aziende che chiudono o che sono sull’orlo del baratro, la questione degli sfratti esecutivi dagli alloggi di proprietà degli istituti autonomi case popolari in Molise, diventa ogni giorno più drammatica. Sempre più drammatica. Perché a subirli sono persone gravate da problemi, che arrivano a stento o non arrivano proprio a fine mese, con quel poco che entra loro nelle tasche, quando entra. Nonostante il grido d’allarme lanciato da tempo – ha spiegato Italo Di Sabato, rappresentante dell’Associazione inquilini e abitanti Unione sindacale di Base – registriamo silenzio e inerzia da parte della Regione. Ci chiediamo – ha continuato Di Sabato – cosa aspetta il governo Frattura a emanare il blocco degli sfratti prima che il dramma sociale diventi un problema di ordine pubblico. Come associazione – ha aggiunto – non rimarremo a guardare, saremo al fianco degli inquilini a difendere con ogni mezzo il diritto all’abitare”. Anche Tiziano Di Clemente,  coordinatore in Molise del  Partito comunista dei lavoratori, ritiene necessario e urgente attivare una vertenza per bloccare quanto primi i circa 200 sfratti dalla case popolari in corso sul territorio regionale. “Occorre assolutamente – ha sottolineato – sostenere tale moratoria nei confronti degli Iacp di Campobasso e Isernia, l’assessorato regionale, i comuni interessati, le due Prefetture affinchè, ferma restando la sospensione degli sfratti, si inizi ad attuare un piano per garantire il diritto alla casa alle persone che ne hanno diritto a causa delle proprie condizioni socio familiari, dopo un attento censimento.

Di Clemente ha evidenziato ancora la necessità di interventi di manutenzione degli immobili e recupero di quelli abbandonati, a partire dalle strutture pubbliche e ha chiesto trasparenza su quelle che definisce certe spese spropositate che lo Iacp eroga ai suoi apparati dirigenziali, in quanto buona parte di essi potrebbe essere destinata a chi ne ha bisogno.

Il presidente regionale del  Movimento il Guerriero Sannita si rivolge direttamente a Frattura sostenendo che bloccare gli sfratti nei confronti di chi è in difficoltà, è più sfortunato, sia un dovere civile e morale. “Caro Frattura – è la domanda che Muccio rivolge al Governatore – chi non ha nessuno che può aiutarlo e viene sfrattato deve andare sotto un ponte?”

Ultime Notizie