di GIOVANNI DI TOTA Ci è mancato poco. Pochi minuti e dentro quella casa i carabinieri avrebbero solo scoperto un delitto. Invece il loro arrivo tempestivo, molto probabilmente ha salvato la vita a una donna. Quando hanno fatto irruzione nella casa, sono riusciti a bloccare l’uomo di 30 anni che aveva un coltello tra le mani e aveva già colpito più di una volta la moglie.
E’ accaduto a Trivento, intorno alle cinque del mattino. Il marito, del quale i carabinieri hanno fornito generalità incomplete, è tornato apposta dalla Sicilia, dove si trovava per lavoro per mettere fine a questa storia. La coppia era in procinto di separarsi, ma a lui, è evidente, questa decisione non andava proprio giù.
Arrivato in paese, si è diretto nella casa dove la moglie lavora come badante. Ha forzato una porta a vetro sul retro della casa e ha aggredito la donna a calci e pugni, accusandola di averlo tradito. In pochi attimi il loro litigio è degenerato Accecato dalla gelosia il 30enne ha preso un coltello nella cucina e a quel punto la donna ha capito di avere i minuti contati. E’ riuscita a parare i primi fendenti, che l’hanno colpita solo di striscio. Poi si è divincolata ed è riuscita a chiamare i carabinieri: venite presto – ha sussurrato al telefono – mio marito vuole uccidermi.
Da Bojano i carabinieri hanno allertato i colleghi della stazione di Trivento che, in un attimo sono arrivati alla casa. Il maresciallo Raffaele Volta e i suoi miliari sono arrivati appena in tempo e sono riusciti a disarmarlo. Il muratore rumeno, portato in caserma, ha raccontato di avere sospetti sulla fedeltà della moglie e che l’intenzione di separarsi deriverebbe proprio da una relazione extra coniugale della giovane donna. E’ stato arrestato per tentato omicidio. La moglie, 24 anni ferita e sotto shock è stata ricoverata al Cardarelli di Campobasso. I tagli guariranno in una decina di giorni. Il terrore di quei momenti drammatici, le rimarrà incollato addosso.