7.9 C
Campobasso
venerdì, Aprile 26, 2024

Da Monteroduni riparte la “guerra” del vino: ridateci il Montepulciano

AttualitàDa Monteroduni riparte la "guerra" del vino: ridateci il Montepulciano

Riprendere la battaglia perduta qualche anno fa sul Montepulciano, denominazione che, dopo il ricorso vinto dalla Regione Abruzzo, non si può più proporre sulle etichette dei vini molisani, nonostante rappresenti la maggiore produzione di vino locale. La perdita di tale denominazione ha prodotto un calo delle vendite che a lungo andare potrebbe mettere in crisi l’intero settore. Ecco perché è ora che le Istituzioni tutte riprendano la battaglia per riottenere tale “marchio”. Almeno questo è ciò che chiedono i sindaci dei Comuni di Monteroduni e Colli a Volturno. “Ho sposato subito questa battaglia – ha detto il sindaco di Monteroduni Custode Russo per due motivi: il primo è la mia storia culturale e lavorativa che mi porta a condividere con gli agricoltori i loro grandi problemi accentuatisi in questo ultimo periodo che ha visto, in particolar modo nella nostra provincia, la perdita di centinaia di posti di lavoro; il secondo è che il territorio che rappresento, nella provincia di Isernia, è da sempre uno dei territori maggiormente vocati nella produzione di vino ed in special modo nel vino da uve di Montepulciano . Allora ben venga la mobilitazione delle istituzioni, che noi sollecitiamo affinché ripropongano questo problema e ci dichiariamo pronti ad affiancare i produttori in ogni iniziativa anche per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle iniziative che potrebbero, in questo campo, coinvolgere i giovani imprenditori”. “L’argomento sul tavolo di lavoro – ha commentato il primo cittadino di Colli, Gianfranco Visco – non solo è affascinante in quanto il vino è legato alla vite ed alla vita, ma oggi lasciamo da parte il fascino del racconto e guardiamo alla realtà del mondo vitivinicolo molisano che va aiutato concretamente. E questa vicenda, del nome Montepulciano di cui non possiamo fregiarci sulle etichette delle nostre bottiglie, rappresenta, anche per i non addetti ai lavori, un punto cruciale per non mandare in crisi un settore che ancora “tira”. Noi sindaci abbiamo il dovere di sollevare la questione e di riproporla in Regione affinché si tentino nuove strade che ci portino a riottenere questa denominazione. Ricordiamo anche che nella nostra provincia è sorta una realtà vitivinicola, la cantina Valerio, che sta diffondendo i nostri prodotti ed il nostro nome in tutta l’Italia e nel mondo. Non perdiamo queste realtà ed insieme alle altre istituzioni ed ai produttori della provincia di Campobasso, altrettanto validi, riprendiamo nuovamente questa battaglia”.

Ultime Notizie