di PIACENTINO SALATI Manca un mese alla presentazione delle candidature a Sindaco di Campobasso e delle liste. E dunque allo start ufficiale della campagna elettorale.
Ma la situazione politica appare molto, molto complicata.
Il centro sinistra ha scelto le primarie per individuare colui che – da candidato Sindaco – avrà il compito di raccogliere consensi di un elettorato alla ricerca di un faro autorevole e luminoso
Il movimento 5 stelle – con Roberto Gravina – percorre da giorni la strada verso Palazzo S. Giorgio. Così come Giuseppe Saluppo, Sindaco aspirante sostenuto da liste civiche.
Nell’area di riferimento degli elettori di centro destra, invece, il cantiere è ancora aperto. Anzi i lavori aspettano di trovare un sicuro progetto di riferimento.
Il Sindaco uscente Di Bartolomeo è stato indicato da Forza Italia. Per la riconferma al vertice del massimo omune della regione. Ma nulla è certo. Anzi. Gli alleati nicchiano quando non esprimono apertamente dissenso. E così nelle ultime ore si sono fatte largo altre ipotesi.
Una su tutte, quella della candidatura a Sindaco di Campobasso dell’attuale Presidente della Provincia, Rosario De Matteis. Il capo di Palazzo Magno non si sbilancia. Ma tasta con decisione il terreno e ha chiamato a raccolta i suoi per verificare le possibilità di correre con esito positivo.
E non finisce qui perché sono spuntati fuori altri nomi. Quello di Massimo Romano, per esempio. Vox populi. E, soprattutto, quello di Michele Scasserra, tirato per la giacca da tempo ma apparentemente non interessato alla contesa. I sostenitori di Scasserra non mancano. Molti vedono in lui un personaggio autorevole capace di mettere d’accordo una larga fetta di elettorato, non solo schierato politicamente.
Ma sono ipotesi. Il magma è ancora troppo incandescente per arrivare a solidificare tracciando i contorni attorno al nome di un candidato condiviso.
