Dopo la decisione dei vertici della multinazionale Unilever del 27 febbraio scorso, ossia quella di avviare la procedura di licenziamento collettivo anche nello stabilimento di Pozzilli, i sindacati hanno chiesto e ottenuto di poter discutere con i rappresentanti della proprietà, con il chiaro obiettivo di raggiungere un accordo condiviso, che permetta perlomeno di limitare i danni. I 34 esuberi annunciati non hanno sorpreso più di tanto le organizzazioni sindacali. Ma a questo punto si aspettano che la proprietà venga incontro alle esigenze di quei lavoratori che loro malgrado si ritroveranno fuori dal ciclo produttivo. Incentivi all’esodo, eventuale cassa integrazione e possibili soluzioni che permettano di attenuare gli effetti della legge Fornero, sono state alcune delle questioni affrontate durante il tavolo di confronto che si è tenuto nella sede di Isernia dell’Assindustria. Intanto i sindacati invitano anche la classe politica nazionale e regionale a intervenire velocemente con provvedimenti efficaci e adeguati, che tengano conto delle le vere esigenze delle aziende e dei lavoratori. È ora – dicono le organizzazioni sindacali – di mettere un freno a questa emorragia di posti di lavoro che sta mettendo a dura prova l’equilibrio socio-economico del territorio.