Carissimi fratelli e sorelle di Portocannone, sono il vostro vescovo, vengo a bussare alla porta di casa vostra”. Sono queste le prime parole che il vescovo Gianfranco De Luca scrive in una lettera che i cittadini di Portocannone stanno ricevendo nelle proprie case. Una missiva in cui chiede ai parrochiani di “fermarsi e di aprirsi al Signore”, affermando che “Lui, Gesù, e sulla bocca di tutti”. Il riferimento tra le righe è alla vicenda di Don Marino e di Giada, la presunta vittima di abusi sessuali, che in paese viene additata, insultata e accusata di cercare solo soldi. Proprio pochi giorni fa la ragazza è stata aggredita verbalmente davanti alla chiesa da una compaesana, in seguito al servizio andato in onda de Le Iene, in cui Giada ha raccontato i particolari delle violenze e in cui lo stesso vescovo, intervistato, ha spiegato di aver subito preso provvedimenti perché Don Marino aveva ammesso le sue colpe. Ma in paese nessuno vuole credere a queste accuse. Ed è per questo che monsignor De Luca torna a parlare con la comunità, e a chiedere rispetto per la vittima, come già aveva fatto altre volte, prima con un comunicato, poi con un incontro in chiesa che però evidentemente non avevano dato gli esiti sperati. Il vescovo ora chiede nuovamente ai parrochiani di fermarsi, li invita alla confessione e ad aprire le proprie case per una visita che lui stesso farà a ciascuna famiglia, insieme a sacerdoti e religiose, nelle prossime settimane, quelle della Quaresima.
Caso Don Marino: “Apritevi al Signore”, il vescovo scrive ancora alla comunità
