Il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso è nel pieno caos, paralizzato.
54 persone, alcune delle quali in codice rosso, in attesa da ore di essere visitate e smistate nei diversi reparti una volta fatta la diagnosi.
Ambulanze ferme, impossibilitate a partire perché le lettighe sono tutte occupate dai pazienti parcheggiati da ore nella hall del pronto soccorso. Una situazione gravissima, drammatica.
Tra la gente c’è rabbia, disperazione, dolore. Tra i sanitari, il cui personale ha subito oltretutto il taglio dei precari, serpeggia un senso di impotenza nonostante si prodighino in tutti i modi possibili per rispondere alle esigenze degli ammalati.
La situazione è divenuta insostenibile, e rischia di esplodere da un momento all’altro se solo si immagina che ai tagli già attuati, se ne devono aggiungere altri cento (come previsto dal piano della Asrem) e si deve andare verso un confusissimo progetto di privatizzazione e di fusione tra strutture.
Un vero disastro, la fine della sanità pubblica, una tragedia che coinvolge quei pazienti in cerca di cure e che ormai non sanno più dove andare, a chi rivolgersi. Una sanità umiliata, drammaticamente messa in ginocchio. e con essa una intera regione.