Una maxi evasione dell’Iva – per un importo superiore ai dieci milioni – è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Isernia, che ha effettuato verifiche nei confronti di un’azienda che opera nel settore della commercializzazione dei tartufi. Il legale rappresentante della società è stato segnalato alla Procura. L’evasione si riferisce a un arco di tempo di tre anni. L’importo complessivo è pari a 10 milioni e 600mila euro. “La società controllata – si legge in una nota delle fiamme gialle – pur avendo adempiuto agli obblighi imposti dalla vigente normativa in ordine alla tenuta delle scritture contabili e alla presentazione delle dichiarazioni, non ha versato l’Iva a debito scaturente sia dalle vendite che dalle autofatture relative all’acquisto di tartufi dai raccoglitori occasionali”. La normativa vigente – fanno sapere dal comando di via XXIV Maggio – prevede che il cosiddetto “cavatore” non abbia alcun obbligo ai fini Iva, mentre l’acquirente deve adempiere con autofattura. “I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno accertato che la società controllata, negli ultimi tre anni, ha acquistato tartufi per circa 26 milioni di euro, per poi rivenderli alle principali aziende nazionali di trasformazione e commercializzazione di prodotti a base di tartufo”.
Isernia. Vende tartufo ma non versa dieci milioni di Iva, denunciato dalla Finanza
