Contro il piano sanitario anche i cittadini hanno deciso di scendere nell’arena, fondando il comitato pro ospedale civile Veneziale. Svincolato dalla politica, il gruppo intende impegnarsi “affinché il necessario ridimensionamento della spesa non sia una scure che si abbatta senza pietà sul primo e fondamentale servizio pubblico, quale quello della sanità”. I fondatori hanno nominato presidente Marco Condidorio, responsabile dell’Unione italiana ciechi del Molise, da sempre impegnato in varie iniziative di carattere sociale e tese alla tutela della salute. Il primo obiettivo sarà quello di permettere a tutti i cittadini di confrontarsi e conoscere “i pericoli verso i quali andrebbe la sanità molisana in caso di via libera al piano”. Per ora adesioni e informazioni si raccolgono sul gruppo su Facebook “Comitato pro ospedale”, mentre nei prossimi giorni potrebbero essere messe in campo altre iniziative e controproposte: “Mi augurio che aderiscano in tanti – ha detto Condidorio – vogliono cancellare l’ospedale di Isernia. Tolgono posti letto al pubblico per darli al privato. Il Veneziale di oggi ricorda il Ss Rosario di 10 anni fa. Ebbene: oggi l’ospedale di Venafro è ridotto ai minimi termini. Qui si rischia di finire in tre ospedali diversi da Isernia per un infarto, magari complicato dalla rottura di una gamba”. Insomma: anche a Isernia piano sanitario bocciato su tutti i fronti. Durante un incontro più o meno segreto che si è tenuto al Veneziale, il dirigente della Asrem, Percopo, ha incassato solo una montagna di perplessità. Primari e medici hanno detto no a un piano di riordino sempre più sbilanciato a favore delle strutture private. Ma soprattutto hanno contestato il ridimensionamento di sette reparti dell’ospedale isernino.
Nasce il comitato pro Veneziale. Condidorio: vogliono cancellare anche l’ospedale di Isernia
