Prosegue il braccio di ferro tra il segretario regionale dell’associazione sindacale Fiadel e il Comune di Macchia d’Isernia per la vicenda dell’autovelox. Stavolta nel mirino del segretario Di Schiavi sono finiti i verbali che sarebbero stati notificati a coloro che avrevano fatto ricorso: il Comune di Macchia d’Isernia – scrive Di Schiavi – ha installato abusivamente un autovelox fisso lungo la SS. 85 Venafrana ed eleva verbali a carico dei cittadini; negli stessi verbali si afferma testualmente che “L’Obbligo di comunicazione dei dati del conducente entro 60 giorni, in caso di ricorso avverso il presente verbale, decorre dalla data di notifica del provvedimento con cui si sono conclusi i rimedi giurisdizionali o amministrativi previsti dalla legge”; incredibilmente, la Polizia Municipale, smentendo se stessa e in violazione di legge ed arrecando ingiusto danno patrimoniale e non ai cittadini, eleva a carico di persone che hanno presentato ricorso avverso i verbali, ulteriore verbale per la complessiva somma di 297 perché, “senza giustificato motivo non ottemperava all’invito di fornire, entro 60 giorni dalla data di notifica, informazioni sui dati personali e sulla patente di guida” di colui che conduceva il veicolo. Quindi, prima dice che in caso di ricorso i cittadini non devono comunicare nulla e poi eleva a loro carico il verbale. Tanto premesso si chiede al Sindaco in indirizzo di revocare immediatamente e senza indugio alcuno gli illegittimi verbali emessi dalla Polizia Municipale a carico di chi entro i termini ha proposto ricorso. Questa Associazione Sindacale, nella sua sede di Isernia Via XXIV maggio, n. 65, rimane a disposizione di tutte le persone colpite dall’ingiusto ed illegittimo provvedimento per fare ricorso presso le competenti sedi”.
Autovelox Macchia d’Isernia, la Fiadel: illegittimi i verbali a carico di chi ha presentato ricorso
