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martedì, Aprile 30, 2024

Emergenza neve 2012, ditte e privati alla Regione: “Mantenete le promesse e pagateci il lavoro svolto”

EvidenzaEmergenza neve 2012, ditte e privati alla Regione: "Mantenete le promesse e pagateci il lavoro svolto"

Sono trascorsi 21 mesi dal febbraio 2012, dalla eccezionale nevicata che colpì la nostra regione. In quell’occasione, per garantire lo sgombero neve, oltre ai mezzi degli Enti, come accade sempre in caso di maltempo, vengono utilizzati anche privati, agricoltori e titolari di imprese che hanno trattori e mezzi idonei. Un migliaio quelli che operarono quasi due anni fa sull’intero territorio regionale. “Non ci siamo risparmiati” dicono dal comitato emergenza neve “ma ad oggi, la maggior parte di noi non vede ancora pagato il lavoro svolto e i comuni non ricevono i soldi necessari. La Regione che fa?” chiedono.
“10 milioni di euro circa – spiega Marcello Zullo – di cui è stata saldata solo una piccola parte, quasi due milioni, che alcuni comuni hanno anticipato con la cassa depositi e prestiti. I restanti 7-8 milioni sono ancora da pagare. Ci sono agricoltori e ditte che aspettano di ricevere – continua il portavoce del comitato – da 2mila a 150mila euro”.
Comitato che rimarca come si siano succeduti, da febbraio 2012, due presidenti di Giunta regionale, nuovi e vecchi consiglieri, ma nulla si è mosso per risolvere la questione pagamenti. “Tutto questo non è possibile” ribadiscono i portavoce delle ditte creditrici che a questo punto si domandano come dovranno comportarsi questo inverno, che già si è manifestato con neve e gelo e se la situazione peggiorerà.
“Vogliamo essere ascoltati, abbiamo appoggiato questo governo regionale perchè – sottolinea Marcello Zullo – in campagna elettorale ci era stato promesso che in 150 giorni avrebbe risolto il tutto. Vogliamo essere ricevuti dalla Regione, ci appelliamo a Frattura, alla Protezione civile – aggiunge – altrimenti saremo davanti al consiglio regionale, quando si riunirĂ , con i trattori, a protestare”.
Il comitato chiede anche incontri con i prefetti di Campobasso e Isernia e si rivolge al sottosegretario di Stato Sabrina De Camillis e ai parlamentari molisani affinchè della questione venga investito il Governo nazionale. Si aspetta risposte certe sulla reale possibilità di trovare una soluzione e sui tempi di attuazione.

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