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sabato, Aprile 27, 2024

Il “partigiano” Petraroia ricorda la dichiarazione di guerra dell’Italia alla Germania, 13 ottobre 1943

AttualitàIl "partigiano" Petraroia ricorda la dichiarazione di guerra dell'Italia alla Germania, 13 ottobre 1943

Oggi a Scapoli un testimone diretto degli eventi della Seconda Guerra Mondiale, il Prof. Natalino Paone, ripercorrerà le tappe della costituzione in Molise del nuovo Esercito Italiano col I° Raggruppamento Motorizzato che conflui nel Battaglione Piemonte degli Alpini e nel Corpo Italiano di Liberazione. Il primo nucleo di alpini si impegnò dal 28 settembre 1943 al 18 maggio del 1944 al fianco della V° armata prima a Monte Lungo e poi a Monte Marrone dove i tedeschi avevano schierato  il III° battaglione “ Gebirgsjager” sulla linea Gustav. Il Molise si trovò al centro del primo scontro bellico che si protrasse per 7 mesi e coinvolse partigiani, reggimenti di fanteria e bersaglieri, inquadrati nel C.I.L. e comandati dal colonnello Umberto Utili che proprio da Scapoli diresse le operazioni per sfondare su Monte Marrone e sconfiggere i tedeschi. I principali generali americani ed inglesi sostarono a Venafro e nei centri delle Mainarde per seguire le operazioni di una guerra in cui venivano inviati in prima linea gli italiani e le truppe del Nord Africa. Una pagina di storia nazionale di cui oggi ricorre il 70° anniversario e che merita di non passare inosservata. A differenza di tanti eventi che si celebrano in queste settimane riferite a singoli episodi, il 13 ottobre è una ricorrenza di valenza generale perché indica il giorno in cui l’Italia con il Corpo di Liberazione affianca gli alleati nella guerra contro i nazi-fascisti e tale accadimento storico avvenne in Molise. Ed è grazie a quelle scelte e al coraggio dimostrato dagli alpini nella conquista di Monte Marrone che Alcide De Gasperi potette sedersi al tavolo dei vincitori della II° guerra mondiale nella convenzione di Parigi. Per questo è stato meritorio l’impegno dell’ANPI provinciale di Isernia di proporre la riflessione odierna proprio a Scapoli così che la memoria collettiva di un territorio possa mantenersi viva ed essere trasmessa alle future generazioni anche quando la grande storia toccò la nostra regione e la coinvolse su un evento che nei decenni successivi portò sulle Mainarde figure come quelle di Aldo Moro e Giovanni Spadolini.

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