Il Consiglio regionale del Molise è tornato a riunirsi (si fa per dire) questa mattina per effettuare una serie di nomine interne ad alcuni enti e carrozzoni. Come di consueto, e come da consueta e pessima abitudine, il Consiglio è stato aggiornato dalle nove alle dieci, dalle dieci alle undici e mezza e, per finire, su richiesta di Cristiano Di Pietro, alle diciotto (motivo del rinvio finale, la partecipazione ai funerali del senatore Lello Lombardi). Motivo dello slittamento, che a fine giornata diventerà una slavina e poi una valanga, il mancato accordo di maggioranza sulla composizione delle caselle da riempire. Pressioni romane (leggi alla voce Ruta) vorrebbero comporre un determinato assetto che però non quadra con i desiderata degli altri consiglieri di maggioranza o, almeno, di parte di essi. E’ quindi partita un’estenuane mediazione condotta dai presidenti Frattura e Niro che, al momento, non è dato di capire a quale approdo porterà. Ciò che è trapelato, riferisce di un Frattura deciso e dal pugno duro contro coloro che vorrebbero procrastinare le nomine e definirle invece che in Consiglio in qualche sacrestia politica. Sono in scadenza i termini per effettuare le nomine e, qualora il Consiglio non provvedesse, scatterebbero i poteri sostitutivi del presidente del Consiglio regionale. Insomma, se la partita – perdonate il bisticcio – non parte, la palla non tornerà a centrocampo ma a Vincenzo Niro per un palleggio in solitaria.
Consiglio regionale, è guerra aperta sulle nomine. Frattura fa la voce dura contro i guastatori
