Il Consiglio comunale di Riccia ha deliberato, all’unanimità, il numero delle rate e le relative scadenze di versamento del tributo sui servizi e sui rifiuti per l’anno 2013 (deliberazione consiliare n. 20 del 26 luglio 2013). Il sindaco Micaela Fanelli ha precisato che “per alleviare la situazione dei cittadini costretti a pagare il tributo, abbiamo deciso di suddividere il pagamento in tre rate”. Il sindaco ha poi aggiunto che “in sede di approvazione del bilancio provvederemo a fissare le tariffe. E lo preannuncio fin da ora: ci sforzeremo di agevolare la condizione delle famiglie e delle imprese che dovrebbero subire l’aggravio maggiore”. Il versamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi – Tares per l’anno 2013 (tassa entrata in vigore dal 1 gennaio 2013) andrà effettuato in tre rate, con le seguenti scadenze: prima rata, il 31 agosto 2013; seconda rata, il 31 ottobre 2013; infine la terza, il 31 dicembre 2013. Gli importi da versare sono così fissati: sia per la prima e sia per la seconda rata, un acconto del 50% della Tarsu dovuta per l’anno 2012. Per la terza invece, la rata di saldo/conguaglio viene calcolata sulla base dell’importo annuo dovuto al titolo di Tares 2013. Va sottolineato che alla scadenza della rata di saldo/conguaglio, in aggiunta all’importo complessivo del tributo, il contribuente sarà tenuto al versamento, in un’unica soluzione, della maggiorazione standard pari a 0,30 euro per metro quadrato riservata esclusivamente allo Stato (in base alle disposizioni dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241). “Purtroppo – ha affermato Fanelli – la conversione in legge del ‘Decreto Fare’ non ha recato alcuna novità positiva in materia di rinvio della Tares. Certo, la situazione dei conti pubblici è molto critica, ma ciò non giustifica l’uso strumentale che lo Stato fa dei Comuni, riducendoli a meri esattori per conto dello stesso e senza lasciare spazi di manovrabilità”. Infine, va specificato che il pagamento del tributo può avvenire soltanto mediante il modello F24 precompilato, che sarà allegato all’avviso di pagamento recapitato ai contribuenti, e che potrà essere pagato in banca o all’ufficio postale.