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sabato, Aprile 20, 2024

Anche quest’anno fermo pesca in agosto. Protesta la marineria: “Ennesima beffa”

QDAnche quest'anno fermo pesca in agosto. Protesta la marineria: "Ennesima beffa"

La conferma delle date deve arrivare dal ministro Nunzia De Girolamo ma nella sostanza non sono previste delle modifiche. Anche quest’anno i pescherecci della marineria termolese resteranno ormeggiati al porto in piena estate e nel periodo di maggiore richiesta del pesce locale da parte dei turisti. La zona tra Pesaro e Bari, che riguarda anche il litorale del Molise, dovrà  fermarsi dal 5 agosto al 15 settembre rispetto alle altre zone di pesca italiane. In dettaglio tra Trieste Rimini stop previsto dal 22 luglio al 1 settembre, da Brindisi a Imperia fermo dal primo al 30 ottobre mentre la Sicilia e la Sardegna potranno scegliere a livello regionale in un arco di tempo che va dal primo agosto a fine ottobre. Questo il calendario emerso dalla riunione ministeriale tenuta dal direttore generale Emilio Gatto con le organizzazioni di categoria, durante la quale non sono mancati momenti di tensione e posizioni  contrastanti. Bocciate anche varie proposte di anticipo del periodo di blocco delle attività previsto un fermo più breve a Pescara. Garantito invece il premio per le imprese ma ci sono ancora problemi per la cassa integrazione dovuti alla carenza di fondi.
Il Ministero ha inoltre annunciato lo sblocco dei fondi Fep dopo il ritiro della procedura di infrazione europea con il pagamento, entro inizio agosto, dei premi per il riposo biologico del 2012 non ancora liquidati e per i pescherecci in demolizione. Tutte le date dovranno essere confermate nel provvedimento definitivo del ministro De Girolamo, intanto si respira aria di delusione tra la marineria termolese. In una nota, Domenico Guidotti presidente di Federcoopesca Molise parla “di un’ulteriore beffa da parte del Governo dopo le numerose richieste di cambiare e anticipare la data del fermo contenute anche in una lettera inviata dall’assessore regionale, Vittorino Facciolla. Abbiamo provato a fare fronte comune anche con la Puglia ma questo – ha concluso Guidotti – non è servito e ora i pescherecci dovranno fermarsi nel periodo di maggiore richiesta e ritorno economico, quando si poteva benissimo attuarlo prima e con minori disagi per tutti gli operatori”.

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