L’appello accorato al governo affinché indichi la streade che intende seguire per migliorare la qualità dell’insegnamento
Oltre 240 docenti della Provincia di Isernia appartenenti al Circolo Didattico San Pietro Celestino di Isernia, Scuola Primaria San Giovanni Bosco di Isernia, Scuola Secondaria di Primo Grado Andrea d’Isernia, Scuola Secondaria di Primo Grado Roccamandolfi, Istituto Secondario di Secondo Grado Cuoco di Isernia, Liceo Classico Fascitelli di Isernia, Liceo Scientifico Majorana di Isernia, Liceo Artistico Manuppella di Isernia, hanno inviato al Ministro della Pubblica Istruzione la seguente lettera: “Egregio Ministro, i docenti che firmano questo documento, riunitisi a Isernia l’8 febbraio 2013 per confrontarsi sulle sofferenze della Scuola e della loro professione e in continuo contatto tra loro anche nei mesi successivi, Le chiedono di chiarire subito e in modo inequivocabile la Sua posizione, e quella del governo di cui Lei è membro, nei riguardi della Scuola Pubblica e nei confronti di quella Privata. Voglia, cioè, indicare, nel modo più nitido possibile, la via che vorrà percorrere per migliorare la qualità dell’insegnamento e per ridare dignità al ruolo dell’insegnante della Scuola Pubblica Italiana. Le chiedono, inoltre, tenuto conto del grave danno prodotto dal suo predecessore, e dal Premier uscente, all’immagine dell’insegnante italiano (che, secondo i luoghi comuni più abusati, lavora 18 o 24 ore alla settimana, gode di periodi di vacanza di oltre due mesi ecc.), di mettere in atto una campagna di comunicazione istituzionale che illustri all’opinione pubblica il ruolo e le funzioni dell’insegnante che non solo sostiene le 18 o le 24 ore di insegnamento con almeno altrettante ore di preparazione delle lezioni e di aggiornamento ma che, per esempio, lavora in edifici non sicuri e assume responsabilità di controllo dei minori senza alcuna indennità aggiuntiva (si pensi ai viaggi di istruzione e alle uscite didattiche); promuove il proprio aggiornamento a sue spese senza alcuna possibilità di detrarre dalla denuncia dei redditi persino i libri che servono al miglioramento del suo livello professionale, incontra spessissimo dirigente scolastico, colleghi e genitori in ore e ore annuali di riunione (consigli, collegi, dipartimenti, incontri scuola-famiglia ecc.). Voglia collaborare con noi per migliorare la società. Ciò non può essere fatto senza investire sulle giovani generazioni e, dunque, sulla Scuola”.