Un accordo per 200 uscite volontarie dalla fabbrica Stellantis di Termoli. Risultato raggiunto dopo l’incontro tra i rappresentanti sindacali locali, la direzione aziendale e il comitato esecitivo dello stabilimento. Molte erano avvenuto già negli ultimi mesi, queste ulteriori 200 fuoriuscite si dovranno concludere entro il 30 settembre 2025, rivolte a operai, impiegati e quadri, con e senza requisiti pensionistici.
L’azienda riconoscerà incentivi economici variabili per età (da 12 mensilità per i più giovani a 33 per chi ha 55 o più anni, con importi tra 20.000 e 30.000 euro lordi). Per chi, invece, matura i requisiti pensionistici entro 48 mesi, sarà garantito un incentivo che, sommato alla Naspi, coprirà fino al 90% della retribuzione lorda. Se necessari ulteriori contributi, l’azienda erogherà un ulteriore 70% della retribuzione lorda e i contributi figurativi per un massimo di 24 mesi.
Lasciare volontariamente l’azienda è sicuramente una scelta non facile, la misura accompagna chi è vicino alla pensione e offre anche un’opportunità a chi deve lavorare ancora molto. Un’opportunità in un contesto di crisi e cassa integrazione.
Un anno fa la sospensione del progetto gigafactory a Termoli, la fine della produzione dei motori Fire è ormai imminente, il rischia di vuoto produttivo è lampante: c’è la preoccupazione di lavoratori e sindacati che continuano a chiedere la convocazione di un tavolo al ministero delle imprese e del made in italy con Stellantis e ACC, la società responsabile del progetto della Gigafactory.