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mercoledì, Aprile 24, 2024

Regione: centrodestra in apnea. Bacchetta la maggioranza sugli applausi a Frattura ma tace sull’Autostrada del Molise

AperturaRegione: centrodestra in apnea. Bacchetta la maggioranza sugli applausi a Frattura ma tace sull’Autostrada del Molise

di PASQUALE DI BELLO

Se l’avvio del centrosinistra non è stato dei migliori, altrettanto può dirsi per il centrodestra e, in particolare, per il Pdl. Sorprende l’assordante silenzio sulla vicenda dell’Autostrada del Molise, un tema che vede all’interno del governo regionale posizioni contraddittorie.

Come abbiamo già scritto, sono due le uniche pedine in campo per il rilancio del Pdl molisano. Parliamo del Sottosegretario Sabrina De Camillis e del coordinatore regionale, Ulisse Di Giacomo. Tolti loro, tutto il resto è noia, per dirla alla Califano. Se pensiamo poi ai due segretari provinciali, Pierluigi Lepore e Luigi Mazzuto, tutto il resto non è noia ma sonno. E dal sonno al sonno eterno il passo è breve. Prendete Iorio, ad esempio, ormai è una sorta di entità indefinibile: parla dallo spazio siderale per mezzo di comunicati stampa che scaglia al suolo dall’orbita di Saturno come le saette di Zeus. Nessuno lo vede l’ex governatore e di questo passo, per vederlo, come tutti i trapassati, bisognerà evocarlo con un tavolino a tre gambe e a palmi collegati tra pollici e mignoli (del resto è lui il trapassato più illustre). Degli altri, c’è ben poco da dire. Potrebbero fare poco o nulla: i due in Consiglio regionale, essendo una coppia non vanno bene nemmeno per la seduta spiritica: al massimo possono bastare per una briscola o una scopa ma al tressette col morto non c’arrivano.

A ben vedere, l’anello più fragile del Pdl molisano è proprio la pattuglia regionale. Un partito che ha varato, primo in Italia, un portale dedicato ai suoi giovani e poi s’affida come capogruppo in Regione alle cure dell’ultrasettantenne Angiolina Fusco in Perrella, è candidato se non al cortocircuito quantomeno al testacoda. Bene avrebbe fatto il Pdl ad affidare la guida del gruppo regionale (infischiandosene delle preferenze) al giovane e aitante Nicola Cavaliere. Ma tant’è, e dato che i contemporanei, come i consiglieri regionali che vorremmo, non possiamo sceglierceli, martedì scorso siamo stati tutti costretti a sentire le solfe e i rimbrotti di Angela Fusco che, nella seduta del Consiglio, si è turbata e inorridita per l’applauso che ha accompagnato la lettura delle dichiarazioni programmatiche del presidente Frattura. “Non si fa, non si può fare!”, ha tuonato con occhi di bragia Angiolina, ma dal centrosinistra hanno rincarato la dose e bene hanno fatto. E’ come se alla lettura delle dichiarazioni programmatiche di un qualsiasi neocapo di governo all’applauso che scatta in aula s’alzasse qualcuno dall’ultimo giro di scranni e con due dita puntate a canne mozze urlasse: “Non si fa, non si fa, questo non è consentito!”.

Ecco, abbiamo fatto questo giro lunghissimo di parole per dire che bene farebbe il Pdl in Regione a tenere occhi e orecchie aperte. Ci chiediamo come non abbiano preso al balzo la palla dell’Autostrada del Molise per farne una sorta di arma impropria ai danni del Governatore e soci. Sulla questione, per riepilogare, Frattura ha detto prima “no” e poi “vedremo, forse si”, temendo il salatissimo pedaggio delle penali in caso l’opera saltasse; Parpiglia (Idv) ha detto che l’autostrada va fatta e difesa a spada tratta mentre Facciolla (Pd), assessore all’ambiente, ha frenato pesantemente sul tema. Ora è intervenuto anche il redivivo (o quasi morto) Antonio Di Pietro che parlando dalla masseria di Montenero ha intimato a Frattura, apertis verbis, di farla e subito l’autostrada. “Bisogna collegare il Tirreno all’Adriatico”, ha abbaiato Tonino, dimenticando nel ringhio che l’unica autostrada che al momento è sulla carta è quella che porta da San Vittore a Campobasso (per semplificare). Per arrivare da Campobasso a Termoli, i molisani possono stare freschi: sull’Adriatico c’arrivano in groppa al mulo come sempre hanno fatto.

Ecco, questi contorsionismi da fachiro del centrosinistra sembra che passino inosservati dalle parti di Fusco e compagni. Forse sarebbe meglio concentrarsi sulle cose serie, anziché sciorinare la lezioncina sugli applausi.

 

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