Nell’ambito del progetto “Scuola del gusto: Il Molise a tavola tra sapori e tradizioni”, promosso dall’Istituto Tecnico “San Pardo” di Larino, che in quest’anno scolastico ha sviluppato il tema “Un Molise divino”, si va a inserire l’evento “Sorsi di cultura”. Si tratta del 1° seminario in ambito regionale che, attraverso l’archeologia, l’arte e le tradizioni, portate dalla testimonianza delle più grandi e infaticabili menti che hanno dato lustro al territorio molisano, vuole elevarne le sue ricchezze storiche, paesaggistiche e agroalimentari, nella fattispecie quelle enologiche, a bene comune, un tesoro da custodire, tutelare e promuovere. L’approccio scientifico multidisciplinare, che spazia dall’antropologia al marketing, passando per lo studio della civiltà rurale, ha l’obiettivo di evidenziare quali sono le risorse e i segni che hanno lasciato gli uomini nel territorio molisano nel corso dei secoli, di cui abbonda il territorio regionale e che insieme ne fanno la forza.
La prima parte del seminario riguarderà gli aspetti archeologici e artistici, che riconducono il territorio ad antichi fasti e testimonianze che dimostrano una cultura del vino e dell’esistenza di una viticoltura fiorente già in epoca romana. Angela Di Niro, della Soprintendenza dei Beni Archeologici del Molise, reduce dal grande successo dell’iniziativa “Il dono di Dioniso” presso il Museo Archeologico di Campobasso e nella vetrina più prestigiosa del Museo Archeologico di Salonicco, illustrerà le più antiche testimonianze, presenti in regione, di coltivazione della vite e il rapporto dell’uomo con il vino nell’uso quotidiano, nei rituali funerari e nelle cerimonie religiose, nella commercializzazione, attraverso il mito di Dioniso. Questo lungo viaggio temporale, che inizia dalle montagne del Caucaso circa 3.500 prima della nascita di Cristo, cioè dal territorio occupato dall’attuale Georgia, dove è avvenuta la domesticazione della vite e la testimonianza del primo vino, prosegue attraverso lo studio della rappresentazione dell’uva nelle forme artistiche del passato nel Molise, attraverso Franco Valente, saggista ed esperto d’arte di chiara fama. Tralci, intrecci vitinei e grappoli d’uva sono una ricchezza di tutta l’arte regionale, dall’epoca longobarda a quella normanna, fino a quella barocca e riconducibile, per la quasi totalità, al vino e al sangue di Cristo.
La seconda parte del seminario, invece, riguarderà gli aspetti della civiltà rurale molisana e il rapporto con la viticoltura e la Tintilia, dalle tradizioni enogastronomiche al marketing territoriale. Michele Tanno, presidente dell’associazione Arca Sannita, grande conoscitore del mondo rurale e da sempre impegnato nel recupero di piante e frutti a rischio estinzione, tra cui la Tintilia, ci guiderà nella storia degli ultimi secoli della Regione attraverso le instancabili ricerche archivistiche e toponomastiche che testimoniano la presenza di una viticoltura diffusa nel vecchio Contado di Molise, soprattutto nelle zone interne, a partire dalla fine del ‘700, in piena epoca borbonica, proprio ad appannaggio del vitigno autoctono regionale. La parte conclusiva dell’incontro è affidata a una delle massime espressioni culturali e di marketing del Molise, un ex allievo dell’Istituto Agrario di Larino, come Michele Tanno d’altronde, un uomo che sta alla base del rilancio del vino italiano nel mondo, per un ventennio alla guida dell’Ente Mostra Vini – Enoteca italiana di Siena, Pasquale Di Lena. Padre di tante iniziative di promozione territoriale e marketing, come le Associazioni nazionali delle Città del vino e dell’Olio, Donne del vino, Movimento turismo del vino, Vigne storiche, solo per citarne alcuni, ha sempre sostenuto, come ha riproposto più volte anche ai corsisti della “Scuola del gusto”, la necessità di una strategia di programmazione e comunicazione, alla pari dell’unità di produttori e delle istituzioni, per promuovere un territorio e le sue ricchezze, anche raccontando il vino. La parte finale dell’incontro culturale è riservata al dibattito sui temi sviluppati, tra amministratori locali, istituzioni e produttori, tutto sapientemente moderato dal giornalista RAI Sergio Bucci, storico e profondo conoscitore della realtà regionale. Il tutto terminerà con una degustazione di vini e prodotti tipici locali delle aziende sponsorizzatrici dell’evento.
“Sorsi di cultura” è un percorso, un invito rivolto a tutti, che coinvolga gente comune e mondo produttivo, istituzioni e studenti, formazione e associazioni culturali, per una conoscenza delle proprie radici che diventi coscienza e, quindi, senso di appartenenza a un territorio, condizioni indispensabili per sua la tutela e valorizzazione, perché tutti siano attori dello stesso film.
Sebastiano Di Maria
Ideatore e coordinatore “Scuola del gusto”