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sabato, Maggio 18, 2024

L’Ugl: “No agli esuberi all’Ittierre, sì alla cassa integrazione ma solo se temporanea e a rotazione”

RegioneL'Ugl: "No agli esuberi all'Ittierre, sì alla cassa integrazione ma solo se temporanea e a rotazione"

Siamo fortemente preoccupati dall’annuncio della cassa integrazione ordinaria per circa 300 dipendenti Ittierre”. Lo affermano il segretario regionale Ugl Chimici-Tessili Molise e rsu Ittierre, Antonella Colarusso, e il segretario provinciale Ugl Chimici-Tessili Isernia, Mario Scioli, al termine dell’assemblea unitaria che si è tenuta oggi fra rsu e segretari territoriali delle organizzazioni sindacali Ugl Chimici-Tessili, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil presenti nello stabilimento di Pettoranello di Molise, nella quale i lavoratori hanno approvato un documento che definisce il percorso da effettuare con il supporto della Regione Molise. “Daremo responsabilmente, come abbiamo sempre fatto, il nostro supporto a tutela di lavoratrici e lavoratori – precisano i sindacalisti – solo se l’azienda confermerà l’intenzione di ricorrere agli ammortizzatori sociali temporaneamente e accetterà di adottare criteri di rotazione che distribuiscano equamente i sacrifici richiesti, allo scopo di individuare intanto, con la collaborazione fattiva della Regione Molise, gli strumenti più adatti a superare l’attuale congiuntura negativa”. “Restiamo tuttavia nettamente contrari a qualunque soluzione che comporti il rischio di esuberi strutturali. Il Gruppo Albisetti, che ha acquisito l’azienda nel 2011  – proseguono -, ha infatti manifestato anche la volontà di affittare i rami d’azienda relativi a logistica e outlet a due nuove società, costituite ad hoc e controllate dalla stessa proprietà, per efficientare le attività. Vogliamo capire bene che conseguenze ci saranno sui livelli occupazionali: non possiamo dimenticare che i dipendenti Ittierre hanno già affrontato grandi sacrifici, passando anche attraverso un regime di amministrazione straordinaria”.“Chiediamo pertanto – concludono – che siano adottate tutte le misure necessarie a dare presto certezze ai lavoratori coinvolti, salvaguardando il know-how e gli asset di un’azienda che produce e distribuisce collezioni di abbigliamento di grandi firme a livello nazionale ed internazionale”.

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