E’ lotta contro il tempo per salvare una delle più importanti aziende della regione Molise. I sindacati chiedono aiuto alle Istituzioni, i lavoratori temono di perdere il posto, i vertici della società credono nella possibilità di rilancio.
Ormai è diventata una corsa contro il tempo. Per salvare la filiera avicola molisana e la Gam, una delle più importanti aziende della regione, occorre fare presto. Lo chiedono i dipendenti, ma anche le centinaia di persone dell’indotto che ruotano attorno alla fabbrica. Oggi a Bojano si è tenuta l’assemblea dei lavoratori che insieme ai rappresentanti sindacali hanno analizzato i problemi che riguardano l’industria.
É stato chiesto un incontro urgente con il governatore del Molise Paolo Frattura e in caso di risposta negativa, martedì è prevista una manifestazione in Consiglio regionale. “La Gam ha bisogno di un piano industriale certo”, è il messaggio venuto fuori dall’assemblea, dove non sono mancati momenti di tensione. Qualcuno ha urlato la propria rabbia verso i rappresentanti dei sindacati, qualcun’altro ha puntato il dito verso la Regione e i vertici della società.
A Bojano si chiede a tutte le maestranze di essere unite, ma è quasi un’utopia immaginare che ciò possa avvenire in un momento in cui nessun posto di lavoro è più garantito. E così, a metà dell’assemblea, un gruppo di dipendenti ha deciso di abbandonare la riunione in segno di dissenso su quanto ascoltato. Non c’è nemmeno l’accordo su chi dovrà andare martedì prossimo a Campobasso in caso di via libera alla protesta davanti al Consiglio regionale.
Sui lavoratori pesano le incertezze del futuro. Molti temono di perdere dopo anni al servizio, prima della Solagrital e ora della Gam, l’unica entrata economica in famiglia. Tanti operai della fabbrica sono, infatti, monoreddito e prospettive al di fuori della Gam di Bojano, non se ne vedono. “Lavoro qui da 27 anni – ha affermato Incoronata Mainella, una delle operaie storiche della fabbrica – ho vissuto tre fallimenti e ora non so quale potrà essere il nostro futuro”.
Sono 380 i lavoratori attivi che dalla Solagrital sono stati assorbiti dalla Gam. Una ventina quelli rimasti in cassa integrazione straordinaria e 250 gli operai stagionali, al momento fermi. A pieno regime, la fabbrica produceva 110 mila polli al giorno, ora siamo a 30 mila con 3/4 giorni di lavoro a settimana e con turni ridotti. Ma la filiera avicola molisana dà lavoro anche a 150 allevatori e a una cinquantina di trasportatori.
Tutti sperano nel rilancio dell’azienda, nonostante il momento difficile che sta attraversando il settore. “Se ci sono contatti con nuovi imprenditori, ce lo facciano sapere – affermano i rappresentanti dei lavoratori – noi vogliamo guadagnare onestamente per la nostra attività. Non vogliamo sussidi dalla Regione, ma che lo stesso Ente si faccia garante per aiutare la fabbrica a riprendere la piena produzione”.
I vertici della Gam, intanto, sono in stretto contatto con la Regione che, tra l’altro, possiede la quasi totalità delle quote societarie dell’azienda di Bojano. Il primo ostacolo da superare è quello della copertura finanziaria, ha spiegato il direttore generale della Gam, Angelo Giallorenzo, che però si è detto ottimista sul futuro dell’azienda: “La Gam è in condizione di continuare a produrre e a recuperare, pian piano, le fette di mercato che ha perso. L’azienda è in grado di negoziare con i suoi interlocutori per continuare a stringere nuovi accordi. Stiamo anche rinegoziando la rete commerciale”.
E a proposito di fette di mercato: a fine mese scade il contratto di produzione con Aia, ma lo stesso direttore generale della Gam ha annunciato che la trattativa con l’importante marchio “non è chiusa”. Una mano in questa direzione sta arrivando anche dal governatore, Paolo Frattura. Ad inizio settimana è previsto proprio un incontro tra Regione, Gam e Aia per rinnovare l’accordo con l’azienda avicola di Bojano.
