La notizia era nell’aria. In qualche modo era stata anticipata dagli stessi dipendenti con lo sciopero di febbraio. Ora arrivano le conferme:la Ittierreha annunciato 300 esuberi, ossia oltre la metà del personale in forza allo stabilimento di Pettoranello. I sindacati hanno scritto alla Regione per chiedere l’immediata attivazione della cassa integrazione per trecento lavoratori, che altrimenti rischiano la mobilità. Ma oltre a questo “paracadute” le organizzazioni sindacali chiedono il rilancio dell’azienda rilevata dal gruppo Albisetti. In ballo c’è il Contratto di sviluppo, che prevede un finanziamento in parte pubblico e in parte a carico dell’azienda. Ma per ora questa opportunità non decolla e il rischio del taglio del personale si fa sempre piu’ concreto. Cgil, Cisl, Uil e Ugl Tessili hanno chiesto un incontro urgente alla Regione, proprio per discutere sul da farsi, per cercare qualche soluzione. Le organizzazioni chiedono inoltre chiarimenti sulla costituzione di due nuove società di logistica e store riconducibili al Gruppo Albisetti. L’incontro dovrà essere convocato entro una settimana – ammoniscono i sindacati – altrimenti sarà organizzata una manifestazione di protesta, probabilmente a Campobasso. Per ora la priorità resta quella di chiedere al presidente della regione Di Laura Frattura di impegnarsi sostenere l’iter di approvazione del Contratto di sviluppo già presentato dal patron della Ittierre Antonio Bianchi.
Ittierre, trecento in cassa integrazione
