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martedì, Aprile 16, 2024

Ospedali Agnone e Venafro, i comitati rigiocano la carta del Tar

EvidenzaOspedali Agnone e Venafro, i comitati rigiocano la carta del Tar

Muoversi e anche in fretta, prima che scadano i termini per i ricorsi. L’appello lanciato da don Francesco Martino, responsabile della pastorale sanitaria della diocesi di Trivento, non è caduto nel vuoto. Già da alcuni giorni il sindaco di Agnone Michele Carosella e il comitato articolo 32 – attraverso i promotori Franco Di Nucci e Armando Sammartino – si stanno confrontando per decidere sul da farsi. Il primo passo da fare sarà quello di ascoltare medici e amministratori del Caracciolo, perché nessuno meglio di loro può capire quali potrebbero essere gli effetti del nuovo piano sanitario. Solo dopo aver raccolto il loro parere, dunque, si studieranno le azioni da mettere in campo. Al di là della riduzione dei posti letto, ciò che allarma di più è la sostanziale assenza di un punto di primo intervento, in grado di far fronte alle emergenze in un’area disagiata come quella dell’Alto Molise, fatta di tanti piccoli paesi dove in inverno diventa un’impresa mettersi in viaggio. Più di qualcuno spera in un intervento del nuovo consiglio regionale, ma nella stragrande maggioranza dei cittadini prevale il pessimismo: contro il piano del commissario Basso c’è poco da fare, salvo volerci riprovare con i ricorsi. Del resto quello presentato al Tar Molise dal comitato articolo 32 è solo congelato. Per riavviare l’iter basta poco, mentre ci sarebbe ancora il tempo necessario per presentarne uno nuovo, stavolta con il sostegno di tutti i sindaci altomolisani. Situazione di attesa, invece, all’ospedale di Venafro: da mesi si aspetta la sentenza del ricorso al Tar presentato dal comitato Pro Santissimo Rosario. “Prima di fare le valutazioni sul nuovo piano preferiamo aspettare questo verdetto” ha detto l’avvocato Alfredo Ricci, che comunque non esclude l’ipotesi di un nuovo ricorso.

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