Le misure restrittive imposte ai movimenti di capitale a Cipro resteranno in vigore per 7 giorni e la Commissione Ue ne seguirà da vicino l’attuazione con le autorità cipriote, gli Stati membri, la Bce e l’Abe. Le restrizioni possono includere anche giorni festivi, congelamento dei beni, divieto di ordini di pagamento, limiti nei ritiri, limitazioni nell’uso di carte di credito, debito, e prepagate.
Mentre nell’isola gli sportelli bancari sono stati da poco aperti sotto la sorveglianza di guardie armate (ci sono lunghe file di risparmiatori in attesa di ritirare denaro ma il flusso è ordinato), Bruxelles ha tuttavia specificato che continuerà a monitorare la necessità di estendere la validità o di rivedere le misure restrittive. Inoltre, insisterà in qualsiasi momento “affinché siano strettamente proporzionate agli obiettivi legittimi di prevenire il rischio immediato per la stabilità finanziaria dell’isola e strettamente limitata nel tempo al tempo necessario a tale scopo”.
D’altra parte, ha motivato la Commissione Ue, nelle attuali circostanze la stabilità dei mercati finanziari e del sistema bancario a Cipro costituisce un “motivo imperativo” di interesse pubblico e di ordine pubblico che giustifica l’imposizione di restrizioni temporanee sui movimenti di capitale.
