Ultime trattative per Bersani. Il leader della coalizione di centrosinistra, che ha ricevuto dal capo dello Stato un pre incarico per la formazione di un nuovo governo, salirà nel pomeriggio al Quirinale per riferire al capo dello Stato l’esito delle consultazioni. La strada si è fatta più stretta, ma fervono le trattative. Il Pdl, dopo il no di facciata di Alfano, sarebbe disponibile a dare il via libera a un governo targato Bersani, con il placet del nuovo gruppo Gal costituito al Senato o con l’uscita dall’Aula della Lega, a patto però che il Pd vari un governo «non ostile», per esempio sul fronte dei ministri della Giustizia e dello Sviluppo. Nella trattativa c’è anche la poltrona del Quirinale: il Cavaliere vorrebbe il sì un nome indicato dal centrodestra, scelto in una rosa di nomi. Napolitano sta però già pensando a un piano B: l’ipotesi sul è il cosiddetto governo del presidente, con un pacchetto di riforme da realizzare rapidamente. Nella mattinata gli ultimi incontri di Bersani: dopo l’Unione di Centro, è la volta del Gruppo Sel Camera dei Deputati e con i Gruppi Pd Camera e Senato.Ecco la cronaca della giornata.
Ore 11,20. Migliore (Sel): Berlusconi impedisce il cambiamento.
«’Abbiamo registrato che la disponibilità offerta» per un governo del cambiamento è «stata impedita da un atteggiamento provocatorio del Pdl e di Berlusconi», ha detto Gennaro Migliore, capogruppo di Sel alla Camera, dopo aver incontrato con Loredana De Petris e Francesco Ferrara, Pier Luigi Bersani per la consultazioni per la formazione del governo. «Il Presidente della Repubblica – ha detto Migliore – non è materia di discussione contrattuale», il Capo dello Stato «dovrà essere una figura di garanzia»
