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venerdì, Marzo 29, 2024

Criminalità, i finanzieri del Gico confiscano beni a Frosolone

QDCriminalità, i finanzieri del Gico confiscano beni a Frosolone

I finanzieri del Gico dell’Aquila hanno sequestrato beni per un valore complessivo di 15 milioni di euro a Pescara, Francavilla al Mare (Chieti) e nella province di Isernia (Frosolone) e Teramo (Corropoli e Colonnella). Si tratta di quote societarie, beni strumentali di diverse imprese e numerosi autoveicoli, ricondotti dall’autorità giudiziaria di Pescara a Tonino Paolo Savignano ed altri. Il sodalizio criminale (39 le ordinanze di custodia cautelare) selezionava imprese in crisi economica, ne acquisiva la titolarità attraverso associati o terzi, meri prestanome, e le portava al fallimento, con frode ai creditori, dopo aver operato, in un circoscritto arco temporale. I proventi così ottenuti venivano reimpiegati nell’acquisto di attività commerciali perfettamente inserite nel mondo economico legale ed anch’esse intestate a prestanome, ma di fatto gestite dal sodalizio facente capo a Savignano. L’imputato principale era già stato condannato alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione per reati di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e documentale, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, simulazione di reato, intestazione fraudolenta di valori e riciclaggio e reimpiego di denaro e beni di provenienza illecita.  Già emesse anche: due sentenze di condanna nei confronti di 14 appartenenti al clan Savignano (divenute definitive per 9 imputati); una sentenza di non luogo a procedere per 4;  una sentenza di incompetenza territoriale per 2 soggetti.  La posizione di 22 imputati, infine, è oggetto di giudizio dibattimentale con rito ordinario.

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