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lunedì, Aprile 29, 2024

L’Anci difende i piccoli Comuni: investire per creare lavoro

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A Roma l’incontro con Bersani. Presente anche Micaela Fanelli, membro dell’Ufficio di Presidenza nazionale Anci.

Il “tira e molla” tra l’Anci e il Governo su Patto di stabilità prosegue anche in questi giorni, quando non sono ancora chiare le sorti del nuovo Esecutivo che dovrebbe nascere da Bersani. Per l’Associazione nazionale Comuni italiani è diventato ormai imperativo allentare le maglie dei limiti imposti alla spesa pubblica dal governo centrale.

Le amministrazioni locali hanno le “mani legate” rispetto alla necessità di non aumentare le tasse ai cittadini e, allo stesso tempo, tenere i conti a posto. Ma c’è anche la necessità di saldare i debiti accumulati con le imprese del territorio. È su questi argomenti che l’Anci ha puntato il dito anche durante l’ultimo incontro avuto a Roma (Sala del Cavaliere a Montecitorio) con lo stesso Pierluigi Bersani.

L’Associazione Comuni italiani ha partecipato alla riunione con il presidente Graziano Delrio, il vicepresidente e sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, il coordinatore delle Anci regionali e sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, il primo cittadino di Cagliari Massimo Zedda. Era presente anche il sindaco di Riccia, Micaela Fanelli che ricopre anche l’incarico di membro dell’Ufficio di Presidenza nazionale Anci, con delega alle Politiche comunitarie e Piani di Sviluppo.

E’ stato un incontro proficuo – ha detto Fanelli – abbiamo espresso la necessità di un governo perché i problemi e le difficoltà del Paese sono enormi. E’ molto positivo che Bersani, nel giro di consultazioni, abbia incontrato per prima i Comuni, poiché dimostra che vuole partire dai problemi concreti, quelli dei territori, del lavoro e delle imprese. Nell’interloquire con Bersani – ha aggiunto Fanelli – ho sostenuto in particolare le esigenze dei piccoli Comuni e le necessità di manutenzione del territorio, con interventi massicci sulla questione del finanziamento delle opere più piccole. La situazione è drammatica, e sottolineo che ciò darebbe lavoro immediato. Ho spinto – ha proseguito la delegata Anci – affinché si facciano partire opere di investimento che riescano a generare occupazione. Ma da subito, già dal 2013”.

Per Micaela Fanelli è anche “importante modificare il Patto di stabilità per i piccoli Comuni. Le aziende non hanno liquidità, e proprio in questa fase il Patto di stabilità mette un freno a tanti lavori, che significa bloccare tante aziende mettendo a serio rischio molti posti di lavoro. I sindaci – ha concluso – hanno bisogno di aprire cantieri, di fare opere, di creare lavoro. Con urgenza, serve anche evitare ogni aumento di ‘tasse’, come la Tares, che sarebbe insostenibile per le famiglie e le imprese, e in particolare finanziare i fondi per il sociale”.

Il presidente dell’Anci, Delrio, ha infine messo in guardia il Paese dai rischi dei tagli lineari applicati dallo Stato “che vanno a penalizzare in maniera pesantissima i bilanci dei Comuni. Tanti Comuni sono in una fase di grandissima difficoltà, molti stanno cercando i fondi per il pre-dissesto”.

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