Mauro Natale: “ Dalle elezioni è emersa una grande volontà di cambiamento dei molisani”. Intanto, le imprese continuano a soffrire la crisi e i dati sulla mancanza di lavoro restano drammatici.
Lavoro e sviluppo sono le priorità su cui dovrà concentrarsi l’azione del nuovo governo regionale. A chiederlo è Assindustria, che subito dopo il voto è tornata a lanciare un appello alla classe politica del Molise. Il presidente dell’Associazione industriali Mauro Natale ha fatto il punto sull’esito delle regionali. “Dalle elezioni è emersa una grande volontà di cambiamento dei molisani – ha detto – il desiderio di aprire una nuova stagione politica”.
Assindustria chiede “Meno tasse, più lavoro, meno pubblico, più impresa, meno sprechi e più investimenti”. Gli industriali molisani, ha poi aggiunto Mauro Natale, sono pronti a ripartire, ma si aspettano una classe dirigente più responsabile e consapevole dei problemi delle imprese, quelle che veramente investono e creano sviluppo sul territorio. “Molte di loro – ha proseguito il presidente di Assindustria Molise – stanno morendo sotto i colpi della crisi e di scelte politiche sbagliate, altre, fortunatamente, ancora ce la fanno”.
Gli imprenditori, dunque, ha detto ancora Mauro Natale, si aspettano “un impegno serio e profondo per un Molise moderno, forte e orgoglioso, perché sia finalmente una regione attrattiva e riconoscibile all’interno del bel Paese Italia per le sue peculiarità produttive, culturali, turistiche”.
Da Assindutria Molise è arrivato anche un messaggio di augurio al nuovo presidente della regione, Paolo Frattura e a tutti gli eletti di maggioranza e opposizione. “Che possano governare con equilibrio e buon senso”, ha concluso Mauro Natale, puntando a ridurre i “costi della politica”, a programmare “meno tasse su imprese e cittadini”, e a prevedere “più investimenti e più lavoro”.
Intanto, i dati sulla mancanza di occupazione restano drammatici. Secondo le previsioni di Unioncamere per il 2013, il mercato del lavoro in Molise dovrebbe registrare un’ulteriore contrazione. Il tasso di disoccupazione, nel biennio 2013 – 2014, è stimato intorno al 12,7%, mentre nel 2012 è stato del 12,2%. Ancora più preoccupanti le cifre che riguardano la disoccupazione giovanile nella fascia dei 25 anni: il 28,6% è senza lavoro. È su questa emergenza che bisogna concentrare tutti gli sforzi: la base da cui partire per poter programmare qualsiasi strategia di sviluppo.
