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giovedì, Aprile 25, 2024

Bagno di folla per Massimo Romano e Luigi De Magistris

AttualitàBagno di folla per Massimo Romano e Luigi De Magistris

Si scrive Romano, si legge terremoto. Tale è, un vero e proprio terremoto politico, quello provocato da Massimo Romano in un albergo di Campobasso in compagnia di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli giunto a dargli manforte nella giornata d’apertura della campagna elettorale. E che apertura! Non usa mezzi termini il leader di Costruire democrazia e candidato alla Presidenza della Regione quando senza girarci intorno definisce la politica molisana una “fogna”. Parte così, con un’immagine forte, un intervento destinato a far tremare i polsi a molti.

Romano ripercorre tutte le tappe che lo hanno portato alla separazione dal centrosinistra rappresentato da Paolo Di Laura Frattura, uno schieramento del quale “politicamente provo vergogna”, dice l’enfant prodige della politica molisana. Interessi, conflitti di interesse, inciuci, spartizioni di poltrone, connivenze col governo Iorio: ce n’è per tutti, compresi i candidati nelle liste: da Facciolla, accusato di contiguità con Gianfranco Vitagliano, ad Adelmo Berardo, ritenuto l’artefice dell’eolico selvaggio in Molise, e Vincenzo Niro, dell’Udeur, di cui Romano mette in luce le corresponsabilità (è stato lui per anni relatore del bilancio regionale) nella gestione Iorio.

Insieme a Romano, il bagno di folla che stavolta non è consueto ma è ulteriormente incrementato. L’inventore di Costruire democrazia può contare su una schiera di fedelissimi che si allarga di giorno in giorno, prova ne sia la presenza in sala di figure della politica molisana che si sono avvicinate a lui. Presenti all’incontro, tra gli altri, c’erano il senatore Giuseppe Astore e l’ex presidente della Provincia di Campobasso, Nicola D’Ascanio.

L’ovazione finale è per l’ospite d’eccezione, Luigi De Magistris che apre il suo intervento con queste parole rivolte a Romano: “Caro presidente”. Lo chiama proprio così, rievocando la propria esperienza napoletana allorquando in campagna elettorale veniva egli stesso chiamato già col titolo: sindaco. “Chiesi – dice De Magistris – perché mi chiamassero sindaco prima del tempo”. “Mi risposero: perché noi abbiamo già deciso”. Quale miglior precedente per Romano?

 

 

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