Google ha donato cinque milioni di dollari al Wwf, il fondo mondiale per la salvaguardia della natura, per incremetare l’utilizzo di droni nella lotta al bracconaggio, soprattutto di rinoceronti, nelle aree in cui questa pratica è difficilmente monitorabile. Al momento il Wwf già si avvale in Nepal di aerei a pilotaggio remoto, ma grazie alla donazione di Google potrà combattere la caccia illegale in altre regioni asiatiche e africane.
L’operazione è finalizzata a salvaguardare specie protette, prese di mira dai bracconieri per alimentare il mercato nero di ossa, pelli e organi. Mentre i rinoceronti e gli elefanti sono ricercati per corna e zanne, le tigri sono cacciate illegalmente soprattutto per il commercio di testicoli e occhi, utilizzati a scopo terapeutico e cosmetico.