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venerdì, Marzo 29, 2024

Vergogna in Molise! Gli ex Consiglieri diffidano la Regione e minacciano azioni legali per il ritardo nel pagamento dei vitalizi

AperturaVergogna in Molise! Gli ex Consiglieri diffidano la Regione e minacciano azioni legali per il ritardo nel pagamento dei vitalizi

di PASQUALE DI BELLO

L’associazione degli ex Consiglieri regionali, con una nota del 3 dicembre scorso, ha diffidato e minacciato azioni legali verso la Regione Molise per il ritardo nel pagamento dei vitalizi. Secondo gli ex inquilini di Palazzo Moffa non sarebbe stato rispettato il termine del giorno 26 del mese per accreditare le somme dovute, importi esorbitanti che toccano anche i 4mila euro netti. Un gesto eccessivo, quello degli ex consiglieri, se paragonato alle attese di operai e cassintegrati molisani.

Come esiste quella della Crusca o del Lusso, della Danza o dei Lincei; come esiste quella dei Georgofili o dei Floridi, così esiste pure un’accademia dell’Impudicizia ed è quella composta dagli ex consiglieri della sgangherata Regione Molise. Lorsignori, un plotoncino di circa ottanta persone (vedi la tabella allegata) che costano ai contribuenti circa 2milioni e 800mila euro lordi all’anno, sono i beneficiari del famigerato vitalizio che tanto ha fatto discutere nei mesi scorsi. Tanto se ne è discusso, in particolare della riduzione, che è finita all’italiana: non se ne è fatto di nulla. Non a caso siamo il Paese di Pulcinella, maschera che fino d’origine napoletana ma che oggi, a ragion veduta, dobbiamo considerare anche d’adozione molisana. Perché non si può considerare in altro modo, se non una carnevalata, la lettera che il presidente dell’associazione che raggruppa gli ex inquilini di Palazzo Moffa, Fernando Di Laura Frattura, ha indirizzato al presidente della Regione, Iorio, a quello del Consiglio regionale, Pietracupa, all’assessore al Bilancio, Vitagliano, al direttore generale della Regione, Francioni, e al dirigente del servizio di Ragioneria generale, Dal Cin. Insieme a loro la missiva è stata inviata anche ai socie effettivi dell’associazione e a quelli aggregati, distinzione che ci sfugge ma che più o meno sta come nell’esercito a quella che passa tra le truppe ufficiali e quelle di complemento.

Bene, cosa dice Fernando Di Laura Frattura? Dice, in parole povere, che se la Regione Molise non se la pianta di pagare in ritardo (sic!) i vitalizi, l’associazione sarà costretta (arisic!) a tutelare i propri “legittimi interessi nelle sedi opportune”. Quello che è accaduto è questo (e a scanso di equivoci riportiamo integralmente la lettera): la Regione Molise, contrariamente a quanto previsto dalle “norme vigenti in merito alle spese obbligatori”, non ha accreditato a lorsignori il vitalizio entro il 26 del mese e questo a mandato su tutte le furie il presidente e l’associazione tutta (questo si evince dalla lettera) che, sia detto di passata, non è composta certamente da accattoni rifocillati alla mensa dei poveri.

Fuori da ogni moralismo o demagogia, la notizia non può che essere commentata con una sola parola: vergogna! Perché è una vergogna mondiale in tempi di ristrettezze di ogni tipo e genere, in tempi come quelli attuali in cui le famiglie fanno fatica ad arrivare ormai alla seconda settimana del mese, a mandare i propri figli a scuola, a pagare le bollette e in tempi dove ormai si lesina anche sulla spesa alimentare, si possa assistere alla lettura di un documento come quello che vi proponiamo. Un insulto a cassintegrati, disoccupati, famiglie monoreddito, pensionati e cristiani che masticano ferro ogni giorno pur di sopravvivere.

Ci chiediamo in quale mondo c’è dato di vivere e in quale Regione, perché se gli ex Consiglieri regionali (con vitalizi che toccano i 4mila euro netti al mese) arrivano a diffidare la Regione per il ritardato pagamento, minacciando azioni legali, è chiaro che altre categorie a questo punto sono autorizzate a fare la rivoluzione. Pensiamo, perché è l’esempio di cronaca più pertinente, agli operai della Solagrital rimasti per mesi e mesi senza stipendio, oppure a quelli dello Zuccherificio del Molise: paragonata a queste realtà, quella degli ex Consiglieri regionali è un’iniziativa della quale chiedere conto. Ci piacerebbe sapere ad esempio cosa ne pensano gli ottanta fortunati percettori di vitalizio e tra essi figure che storicamente si sono sempre dette, almeno a parole, dalla parte degli ultimi, dei diseredati della terra e, per restare a una terminologia meno evocativa, dalla parte degli operai. Non occorre fare nomi, i nomi sono sulla lista che pubblichiamo . Ecco, ci aspettiamo che qualcuno tra essi ci scriva e ci esponga il proprio pensiero sull’argomento. A meno che non siano tutti impegnati, come si fa in fabbrica in questi casi, a organizzare uno sciopero o un picchetto. Perché alle carnevalate non c’è limite e potremmo trovarci un giorno anche davanti a questo.

 

Poscritto. I cittadini che lo ritenessero, possono inviare una nota di protesta e/o commento all’indirizzo di posta elettronica del Giornale del Molise: redazione@ilgiornaledelmolise.it

Visualizza gli allegati

Lettera dell’associazione ex Consiglieri regionali

Tabella dei vitalizi

 

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