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martedì, Giugno 10, 2025

Zuccherificio, Frattura “cosa c’è da festeggiare?”

EvidenzaZuccherificio, Frattura "cosa c'è da festeggiare?"
Paolo Di Laura Frattura al Consiglio di Stato

Commossi dalla notizia dell’ultimo “trionfo” conseguito dall’assessore Gianfranco Vitagliano, vorremmo contribuire ai festeggiamenti sollecitando alcuni chiarimenti sulla vicenda “Zuccherificio” .

Sei domande, chiare e dirette, per comprendere meglio l’intera questione, al di là delle autocelebrazioni alle quali ci tocca assistere.

1) E’ vero che, ad inizio 2012, il nome di Alberto Alfieri sarebbe stato indicato al Governo della Regione Molise quale possibile amministratore delegato da alcuni non meglio specificati “consulenti romani” senza che si effettuasse alcuna selezione pubblica né alcuna comparazione con altri possibili candidati?

2) E’ vero che, come ha più volte titolato la stampa quotidiana, l’amministratore delegato Alberto Alfieri avrebbe scelto per la preparazione del concordato preventivo lo studio legale Bruno-Chimenti di Roma, impegnando per l’incarico ben 800mila euro senza che si effettuasse alcuna selezione pubblica né alcuna comparazione con altri possibili candidati e senza dotarsi del prescritto preventivo di spesa?

3) E’ vero che, come pure titola la stampa quotidiana, l’amministratore delegato Alberto Alfieri avrebbe deciso di aumentarsi il già cospicuo emolumento da 240mila a 360mila euro annui mentre procedeva al licenziamento di 27 dipendenti e 35 avventizi?

4) E’ vero che i positivi risultati economici del “Nuovo Zuccherificio” non tengono conto dei costi del primo semestre 2012, i quali gravano interamente sulla Zuccherificio del Molise SpA?

5) E’ vero che se i creditori dello Zuccherificio del Molise SpA non avessero rinunciato a ben il 75% dei propri crediti, approvando il concordato, non sarebbe stato possibile alcun “trionfale” risultato per l’assessore Vitagliano?

6) E’ vero che gli unici motivi per cui sul mercato c’è interesse per la vendita del “Nuovo Zuccherificio” risiedono proprio in tale rinuncia dei creditori e nelle “quote zucchero” spostate sul Nuovo Zuccherificio?

Nell’attesa che le domande trovino risposta, il Governo Regionale farebbe bene ad astenersi dai trionfalismi suscitati dal primo e unico risultato accettabile, in un contesto economico disastrato. Se ci avessero dato retta prima, quando – sei mesi fa – con l’opposizione proponemmo il concordato preventivo, avremmo risparmiato tempo e denaro.

 

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