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martedì, Giugno 10, 2025

Palestina, aperture diplomatiche

MondoPalestina, aperture diplomatiche

Dopo giorni sanguinosi (vedi Suggeriti), l’Autorità Nazionale Palestineseguadagna consensi sul terreno diplomatico: mentre il presidente Abu Mazen è in viaggio per New York – dove giovedì chiederà all’Assemblea Generale dell’Onu di elevare lo status palestinese a “Paese osservatore non membro” – la Francia fa già sapere, attraverso il ministro degli Esteri Laurent Fabius, che voterà a favore della concessione. Fabius ha ricordato pure la “posizione costante” di Parigi in favore del riconoscimento di uno Stato palestinese, fin dal discorso del 1982 dell’allora presidente, François Mitterrand.

Aperture anche dalla Gran Bretagna. La svolta di Londra è delle ultime ore e fa seguito a colloqui, tenutisi ieri, del ministro degli esteri William Hague con Abu Mazen e il collega francese Laurent Fabius. Colloqui in cui Abu Mazen ha chiesto a Londra di appoggiare la sua richiesta all’Onu invocando la speciale responsabilità della Gran Bretagna come ex potenza coloniale nei confronti della Palestina. Finora il Foreign Office aveva sempre opposto resistenza, citando le obiezioni di Stati Uniti e Israele e il timore di danni a lungo termine nelle prospettive di negoziato. Il “sì” all’Onu di Londra è comunque condizionato: si chiede che l’Autorità Palestinese si astenga dal chiedere di entrare alla Corte Penale Internazionale e alla Corte Internazionale di Giustizia, istituzioni che potrebbero essere usate per metter Israele sul banco degli imputati per crimini di guerra. Londra chiede inoltre a Abu Mazen di riprendere negoziati “senza precondizioni” con lo stato ebraico.

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