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sabato, Luglio 27, 2024

La Ue salva gli squali

Ambiente e territorioLa Ue salva gli squali

Una vittoria delle associazioni ambientaliste: la Ue ha approvato il divieto del finning, quella pratica, definita da molti orribile, di tagliare la pinna degli squali a bordo dei pescherecci e poi ributtarli in mare.

Oggi il Parlamento europeo ha varato il regolamento salva-squali: gli eurodeputati hanno approvato a larghissima maggioranza (566 voti a favore, 47 contro e 16 astensioni) una risoluzione che vieta tutte le deroghe al finning. Il voto della plenaria di Strasburgo elimina le eccezioni al divieto europeo attivo dal 2003, che rendevano difficili i controlli su eventuali infrazioni.

Il voto odierno è giunto dopo le proteste nell’Aula di Strasburgo inscenate da vari europarlamentari.

Magliette bianche con la scritta insanguinata “No finning” sono state esposte nell’emiciclo e indossate da più eurodeputati. Guido Milana (Pd) ha preso la parola in aula per un minuto indossando una pinna di squalo sulla testa, fissata con un cerchietto. «In base alla legislazione nessun pesce può essere sbarcato senza le pinne – ha detto Milana – non capisco perché gli squali debbano fare eccezione.».

Il divieto di finning, attivo dal 2003, proibisce di “spinnare” gli squali a bordo dei pescherecci e impedisce che gli squali senza pinne siano ributtati in mare, spesso ancora vivi.

Ma finora alcune deroghe consentivano di ignorare il divieto permettendo lo spinnamento ai pescherecci «che hanno dimostrato la propria capacità di utilizzare tutte le parti dello squalo». Ma ciò non ha evitato che le pinne e le carcasse degli squali venissero sbarcate in porti diversi rendendo così impossibile il rispetto della normativa.

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