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venerdì, Febbraio 14, 2025

Elezioni, ancora mistero sulla data

RegioneElezioni, ancora mistero sulla data

Calendario in mano e domeniche buone per il voto cerchiate col pennarello rosso. Nelle stanze di Quirinale e palazzo Chigi si studia una via d’uscita dal ginepraio che è diventato il giorno delle elezioni.

Tre regioni, Lazio, Molise e Lombardia devono tornare alle urne per rieleggere i rispettivi consigli. Ma se al Pirellone e a palazzo Moffa si attendono decisioni dal governo, competente per vuoto legislativo locale, la Pisana attribuisce al presidente del Lazio il potere di individuare la data delle elezioni, da fissare comunque entro 90 giorni dalla data dello scioglimento.
Ma a distanza ormai di un mese e mezzo dall’addio di Renata Polverini, c’è voluta una decisione del Tar Lazio che ha intimato la governatrice a indicare il giorno del voto entro cinque giorni. La presidentessa ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato e la politica è tornata in ebollizione. Soprattutto perché, dai colli più alti della capitale, non piace affatto il ritorno alle urne nel periodo natalizio. Un periodo, quello invernale, che non viene visto di buon occhio nemmeno in Molise, da dove sono partite anche interrogazioni parlamentari, Ulisse Di Giacomo in Senato, per chiedere di spostare le elezioni a primavera.
Ma Napolitano e Monti sembrano ormai convinti a percorrere la strada dell’election day, con regionali e politiche insieme, per due ragioni: la prima è la questione economica, in tempo di restrizioni finanziarie, si risparmierebbero un centinaio di milioni di euro. La seconda il timore, avvertito soprattutto dal Quirinale, di alimentare la disaffezione di milioni di italiani già tentati dal disertare le urne. E con una convocazione a tappe alle urne, prima regionali e poi politiche, il rischio aumenterebbe di molto.
Le segreterie dei partiti sono state già avvertite. I calendari sono sulle scrivanie. La Pasqua cade il 31 marzo. Il 7 aprile, la prima domenica successiva potrebbe essere quella buona. Ma nel Lazio c’è chi non è favorevole a tirarla così per le lunghe. Dunque, si torna anche a parlare di possibili scioglimento anticipato delle Camere e ritorno alle urne il 24 marzo.
Sarà la settimana decisiva, visto che Annamaria Cancellieri ha già annunciato che l’election day sarà argomento del prossimo consiglio dei ministri in programma venerdì.

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