Sette nomi per quattro posti. L’annuncio di Gino Di Bartolomeo di voler allargare da 6 a 10 e “a costo zero” il suo Esecutivo, ha dato il via al toto assessore. Una decisione agognata da diversi consiglieri, ma sempre osteggiata dal primo cittadino, che ora pare, il condizionale in questi casi è d’obbligo, essere diventata realtà. Nella possibile lista ci sono deleghe di una certa rilevanza: Politiche sociali, Cultura, Politiche giovanili. Dato per scontato che la Programmazione resterà nelle mani del sindaco, almeno questo sembra emergere nelle ultime ore a parere dei cosiddetti bene informati, la squadra “allargata” dovrebbe essere individuata tra sette consiglieri. Le voci indicano un testa a testa tra Salvatore Colagiovanni, Alessandro Pascale, Federico Sarli, Antonio Pietrarca, Francesco Sanginario, Luigi Ciaramella e Nicola Gesualdo. Alla fine, dunque, il sindaco ha dovuto cedere alle pressioni e al desiderio di maggiore visibilità da parte di diversi consiglieri. Un lavoro ai fianchi che ha prodotto i risultati sperati, almeno per quelli che entreranno a far parte del nuovo Esecutivo. In ballo ci sono gli ultimi 18 mesi di consiliatura e la possibilità di arrivare alle elezioni del 2014 con un maggiore potere contrattuale. In questo caso, però, non va sottovalutata neanche la tempistica. Siamo ormai a due giorni da un appuntamento fondamentale per la maggioranza di centro destra, chiamata a votare il Bilancio di previsione, l’aumento dell’Imu e il Piano triennale delle opere pubbliche. E mai come in questo caso, i “numeri” sono sostanza assoluta anche perché resta l’incognita su come si comporteranno i “dissidenti” e qualcun altro della maggioranza (???) che, pur non esponendosi attraverso dichiarazioni ufficiali, dagli scranni di Palazzo San Giorgio continua a rivolgere sguardi ostili in una precisa direzione, in attesa degli eventi.
