di ANNA MARIA DI MATTEO E’ un grande invaso artificiale, creato con uno sbarramento sul Fortore. E’ il lago di Occhito, che segna il confine tra la Puglia e il Molise per circa 10 chilometri ed appartiene per metà alla Provincia di Campobasso e per l’altra metà a quella di Foggia.
L’opera è stata realizzata alla fine degli anni ’60 per far fronte alle esigenze idriche della provincia di Foggia. I lavori di costruzione della diga ebbero inizio nel 1957 e si sono protratti fino al 1966, per ben 9 anni. Sul lago si affacciano 5 comuni molisani: Sant’Elia a Pianisi, Macchia Valfortore, Pietracatella, Gambatesa e Tufara e tre pugliesi: Carlantino, Celenza Valfortore e San Marco La Catola. Otto comuni che potrebbero sfruttare l’invaso non solo come riserva idrica, ma anche a fini turistici ma che invece vivono una condizione di forte marginalità. Qualcosa comincia a muoversi, gli amministratori locali hanno deciso di fare fronte comune e mettere insieme le singole forze e le rispettive competenze per rilanciare l’intera area del Fortore. Esiste un progetto che prevede opere per rendere navigabile l’invaso.
L’argomento è stato affrontato nell’incontro che è stato organizzato a Macchia Valfortore alla presenza dei governatori di Puglia e Molise, Emiliano e Frattura e degli amministratori dell’area. Un momento di confronto organizzato dall’Anci Molise che mette al centro l’invaso artificiale e le sue potenzialità. «Dobbiamo rilanciare questa meraviglia – ha detto il presidente pugliese – Ma bisognerà farlo con grande rispetto dell’ambiente. Le comunità di questa zona – ha proseguito – non riescono più a comunicare tra loro. Il lago che le divide non è navigabile, non può essere utilizzato neanche per lo sport e questo, ovviamente, limita lo sviluppo dell’intera zona, rappresenta un problema strutturale. Ora la Puglia e il Molise si stanno impegnando per dare respiro all’economia locale”.
Piena condivisione da parte del governatore Frattura che ha annunciato lo stanziamento di risorse per la promozione del lago di Occhito ma anche quello di Guardialfiera.
I sindaci dell’area, intanto, hanno chiesto alle due Regioni l’emanazione di un regolamento per la navigabilità del lago, mentre Legambiente Molise ha espresso apprezzamento per il risultato raggiunto. «Ora, però è importante individuare le competenze e le responsabilità, soprattutto rispetto alla navigabilità del lago e alla captazione delle acque per l’antincendio boschivo”
A margine dell’incontro, Emiliano, rispondendo ai giornalisti ha chiarito di non essere all’altezza di fare l’anti Renzi. «Sono il presidente della Regione Puglia – ha detto – e siccome ho cominciato a fare politica solo dieci anni fa sono un dilettante. HO lavorato sempre nella mia vita e ho già avuto molto. E quelle persone che rilanciano sempre e non sono mai contente non mi piacciono», ha concluso il governatore.
