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martedì, Settembre 30, 2025

Tagliati 50 miliardi a imprese e famiglie Ma aumentano i finanziamenti alla Pa

FocusTagliati 50 miliardi a imprese e famiglie Ma aumentano i finanziamenti alla Pa

Raccolta a basso prezzo grazie alle aste della Banca Centrale Europea, ma cordoni della borsa ancora chiusi per le famiglie e le imprese italiane. Così il Centro studi Unimpresa punta il dito contro il sistema del credito italiano rilevando che nel raffronto dei primi 11 mesi del 2012 contro la stessa situazione di due anni fa sono quasi 50 i miliardi di euro in meno di prestiti a imprese e famiglie. Su oltre 200 miliardi presi dalla Bce a tassi particolarmente bassi, una buona parte è stat investita in titoli di Stato italiani: lo stock di Bot e Btp è infatti aumentato di circa 140 miliardi.

“Mentre riducevano i crediti alla cosiddetta economia reale, gli istituti hanno continuato a sostenere la pubblica amministrazione (cioè Stato, Regioni, Province e Comuni): in una situazione generale di rubinetti chiusi ‘allo sportello’, solo i prestiti alla Pa sono aumentati”, rileva Unimpresa.
I finanziamenti alla pubblica amministrazione, sottolinea infatti il Centro Studi, sono aumentati di 3,1 miliardi, passando da quota 1.982,5 a 1.985,6 (+0,16%); quelli alle imprese sono crollati di 40,8 miliardi (-4,47%); mentre quelli alle famiglie sono diminuiti di 7,3 miliardi, scendendo da 618,5 a 611,1. In particolare, sul versante famiglie, va registrata una stretta su tutti i tipi di finanziamento: credito al consumo (-3,8 miliardi, -6,06%), mutui (-1,1 miliardi, -0,33%), altri prestiti (-2,2 miliardi, -1,21%). Complessivamente, i prestiti alle imprese e alle famiglie sono scesi in picchiata di 48,2 miliardi, passando da 1.533,3 a 1.485,1 miliardi (-3,15%).

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