Secondo la Cassazione (sentenza 43474/12) il custode di un autocarro sottoposto a sequestro amministrativo che si appropria del mezzo e lo usa commette un reato. C’è una relazione in qualche modo personale tra la titolarità del bene sequestrato e l’ abusiva circolazione, ad esempio quando tale condotta è posta in essere dal proprietario o da un soggetto che agisce con il suo consenso. Non può rientrare in questa fattispecie il caso del custode persona terza che si mette alla guida del mezzo sequestrato: egli infatti ha una qualifica pubblicistica e svolge pertanto una funzione di pubblico interesse connotata da specifici obblighi: non c’è dubbio, pertanto, che l’impossessamento attuato dal custode che non sia proprietario del mezzo e non agisca in suo concorso o nel suo interesse configuri il delitto di peculato d’uso.