Una gestione condivisa di piccoli tratti di mare con la formazione di consorzi che decidano con quali attrezzi e in quali zone pescare, lasciando alcune aree a riposo per il ripopolamento. E’ un’iniziativa che si riferisce alla cosiddetta piccola pesca, elaborata dalla deputata del Pd Laura Venittelli con la marineria termolese e che è diventata un decreto ministeriale che il primo agosto verrà presentato a Termoli nell’ambito di un incontro nazionale. Una gestione insomma intelligente e sostenibile del mare e rientra anche in un’altra iniziativa che la parlamentare sta portando avanti come responsabile Dem per la pesca e l’acquacoltura e che si svolgerà a Roma il prossimo 12 luglio. Si tratta di un emendamento fatto approvare dalla Venittelli per facilitare l’accesso al credito delle imprese della pesca, ma non solo. C’è pure un piano assicurativo dove il premio per il 60 per cento è a carico del Ministero. Allo studio c’è anche una sorta di piano regolatore del mare per stabilire dove si fa turismo, dove pescare, dove far passare il trasporto marittimo, dove consentire gli impianti di estrazione. Confermato anche il fermo biologico che quest’anno partirà il 16 agosto per il secondo anno consecutivo e non più i primi del mese. «Nonostante le forti resistenze ce l’abbiamo fatta» ha spiegato la deputata del Pd rivendicando il lavoro che ha portato a questo risultato e riportando quello che si va dicendo nelle stanze di Montecitorio e cioè «che il Molise con soli 34 chiloemtri di costa vuole decidere sulla pesca italiana»
Novità su pesca e fermo biologico: Venittelli (Pd) organizza due eventi nazionali. Uno si terrà a Termoli
